30-06-2023

Mahdavi e Bonnard: fare spazio all’arte

India Mahdavi,

Melbourne, Australia,

Antonella Galli,

A Melbourne l’architetto e designer India Mahdavi crea la scenografia dell’importante rassegna di dipinti dedicata al post-impressionista Pierre Bonnard. Grazie al suo intervento le sale della National Gallery of Victoria sono trasformate in ambienti dal carattere domestico, che parlano il linguaggio cromatico e poetico del pittore francese.



Mahdavi e Bonnard: fare spazio all’arte

Con un intervento abile, coraggioso e immersivo India Mahdavi ha preso per mano la pittura di Pierre Bonnard, l’artista degli interni domestici, della luce e del colore, e l’ha tradotta in progetto spaziale, creando ambienti totalizzanti intorno al visitatore della mostra che la National Gallery of Victoria (NGV International) di Melbourne dedica al post-impressionista francese con oltre cento delle sue opere. Il titolo della mostra, ‘Pierre Bonnard: designed by India Mahdavi’, mette per la prima volta sullo stesso piano l’autore delle opere e il progettista dell’allestimento, che con il suo intervento crea un mondo tridimensionale come proiezione di quello artistico racchiuso nei dipinti.

India Mahdavi costruisce tutt’intorno alle tele una scenografia di piani tridimensionali, sedute, tavoli, tappeti che trasportano e immergono lo spettatore nell’universo poetico di Bonnard. Il congegno allestitivo funziona: non sovrasta, ma potenzia il lavoro del pittore che, tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, esplorò la forza del colore, utilizzandolo come strumento primario per descrivere ‘il teatro del quotidiano’ (così ebbe a definire i suoi soggetti), fatto di interni domestici, nature morte, giardini, paesaggi nelle brume nordiche o nel sole del Midi francese.

Ciò che sorprende è la simbiosi tra le due personalità: Mahdavi, designer e architetto naturalizzata francese, di padre iraniano e madre egiziana, sembra prendere il testimone da Bonnard, procedendo sulla propria strada. Trasferisce i colori sulle pareti, crea pattern nuovi, ritma le partizioni tra le sale, grazie anche a finestrature che si aprono tra una sala e l’altra. Aggiunge sedie, divani, tavoli, sgabelli, punteggiando il percorso con i suoi arredi, come se le sale fossero una casa dilatata, dal tono intimo e francese, intriso di grazia. Mahdavi stessa ha definito il suo lavoro ‘un’impressione del mondo di Bonnard attraverso i miei occhi’. Le affinità tra i due, indubbiamente, esistono: sensibilità al colore, prima di tutto, ma anche atmosfere meditative punteggiate da sottile malinconia.

La raccolta delle opere di Bonnard apre un ampio squarcio nel suo immaginario poetico, in cui le vedute tra interno ed esterno (un genere pittorico di cui è ritenuto l’inventore), i tavoli con piatti o libri, tovaglie, frutta, ma anche la moglie Marthe de Méligny ritratta nei momenti privati divengono i soggetti prediletti, dagli anni parigini in cui aderisce al gruppo dei Nabis a Parigi insieme a Édouard Vuillard e Paul Sérusier, ai soggiorni in Normandia, quindi al periodo sulla Riviera francese. A partire da questo universo, India Mahdavi organizza le partizioni, definisce i colori delle pareti e dei pavimenti delle sale: tinte pastose, dal caramello all’arancio, dal porpora al rosa, dal celeste al giallo; quindi, texture colorate applicate a parete, con motivi floreali o a strisce, riquadri, losanghe che sembrano appena usciti da un album di acquarelli. Fantasie minute, a volte, e molto fitte di colori, che però non interferiscono con i dipinti, anzi, dialogano con essi, fino a porli in una luce nuova.

“Monsieur Bonnard e io condividiamo la stessa passione per il colore”, racconta Mahdavi, “il modo in cui ci invita nella sua casa e nella sua intimità è sublimato da un particolarissimo senso del colore. Per questa mostra ci siamo immersi nei dipinti di Bonnard e abbiamo estratto alcuni dei suoi motivi e colori per ricreare lo sfondo per i dipinti e offrire ai visitatori l’esperienza immersiva di una casa.” La progettista osserva come “Bonnard satura sempre lo spazio dei suoi dipinti. L’uso del colore, l’uso della luce è quasi incredibile. È quello che ho tentato di fare anche io in questa mostra. Amo la sensazione di casa e penso che porti anche un senso di gioia. Lo spazio non ha solo a che fare con il comfort fisico o visivo”, conclude, “ma anche con il comfort emozionale. Penso che i colori mi portino proprio questo.”

Antonella Galli

Pierre Bonnard: Designed by India Mahdavi
NGV International - National Gallery of Victoria
In partnership con il Musée d’Orsay
180 St Kilda Road, Melbourne www.ngv.vic.gov.au/
Fino all’8 ottobre 2023

Didascalie

01, 03, 04, 06-13 Allestimento della mostra nelle sale della NGV International di Melbourne; ph. Lillie Thompson
02 L’architetto e designer India Mahdavi, ph. Tim Carrafa
05 Le Paravent: La Promenade des nourrices, frise de fiacres di Pierre Bonnard, 1895 nell’allestimento di India Mahdavi nelle sale della NGV International di Melbourne; ph. Lillie Thompson
14 Ritratto di India Mahdavi, ph. Lillie Thompson


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