Vacanza sì, ma con un occhio alla sostenibilità

In un contesto estremo, come nel sud della Tunisia alle porte del deserto, l'attenzione all'ambiente diventa una necessità. Lo é ancora di più quando si tratta di un albergo, ovvero di una struttura con un notevole impatto sul contesto sociale ed ambientale, in questo caso è importante sottolineare il non aver inciso troppo sulle scarse risorse naturali offerte dal luogo.
Il paese di Nefta è famoso per un sito geologico naturale e le sue palme, è altrettanto conosciuto per essere stata la quinta naturale del film “Guerre stellari”.

L'architettura locale si basa su mattoni pieni color ocra in terra battuta con tetti e porte in legno di palma. Questo concetto è stato ripreso dall'albergo progettato da Matali Crasset per la catena alberghiera Hi-Life, con la quale collabora da tempo.Così dallo spazio esterno all'interior design, passando per la costruzione stessa, l'architetto francese ha improntato la sua ricerca sull'inserimento armonico nel contesto al margine del paese e del deserto, utilizzando esclusivamente materiali locali e senza ricorrere ad importazioni.

Nella Spa si usa l'acqua proveniente direttamente da una fonte calda che riscalda l'hammam e la piscina, utilizzata inoltre per l'irrigazione dell'oasi.Le pareti, dalle calde tonalità, sono state trattate con calce e coloranti naturali, l'arredamento è stato fabbricato da artigiani locali.

Così in un'oasi ai margini del deserto si è costruita un'oasi per il riposo, limitando l'impatto sugli equilibri del fragile contesto naturale.

Progetto: Matali Crasset, http://www.matalicrasset.com
Luogo: Nefta, Tunisia
Link: http://www.dar-hi.net
Fotografie: Jérôme SPRIET

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