Santo Stefano di Sessanio, il recupero di un paese

Nonostante la bellezza mozzafiato del paesaggio agrario e boschivo il borgo stava subendo il destino di un'infinità di altri sparsi in tutta Italia: la fuga dei giovani per mancanza di prospettive e, di conseguenza, l'abbandono di un patrimonio architettonico. Luoghi sorti non per il volere di una ricca committenza, ma dalle mani di una collettività indifferenziata e da cui traggono tutto il loro fascino.

Daniele Kihlgren, l'ideatore italo-svedese del progetto Sextantio ha una mission precisa: salvare l'identità territoriale in tutte le sue accezioni, dal paesaggio alla storia dall'architettura, fino alla cultura materiale.

Questo “patrimonio storico minore”, spesso tralasciato in quanto non legato a nomi famosi, ma bensì al “genius loci” è la base sia del recupero degli edifici sia del rilancio sociale di Santo Stefano in Sessanio.

L'idea dell'albergo diffuso quindi offre nuove possibilità alla comunità locale, senza deturpare il contesto. Un'idea progettuale basata sulla ricerca territoriale in collaborazione con esperti in vari settori, come restauratori ed antropologi, al fine di rivalutare il vecchio sapere e imparare dal passato.

Questo procedere apporta benefici non solo attraverso la sostenibilità ambientale del progetto che utilizza esclusivamente materiali locali, ma anche dal lato pratico: dopo il terremoto del 2009 (L'Aquila dista solo 30 km) i danni sono stati limitati grazie al restauro conservativo delle preesistenze.

Oltre che in Abruzzo Sextantio segue progetti anche in altre parti dell'Italia meridionale.


Progettisti e direttori dei lavori di recupero: arch. Lelio Oriano di Zio ed arch. Antonietta di Clemente
Ideatore e committente: Daniele Kihlgren
Luogo: Santo Stefano in Sessanio (AQ), Italia
Link: http://www.sextantio.it

 http://www.associazionesextantio.org
Fotografie: Courtesy of Sextantio, Fotografo: Mario di Paolo