18-05-2020

Architettura, pandemia e il futuro del progetto: Stéphane Rasselet - Naturehumaine

In pochi mesi tutto è cambiato, anche il mondo dell’architettura. Alla ricerca di possibili scenari, Floornature apre un confronto sul nuovo approccio alla progettazione in tempi di COVID-19, pubblicando una serie di interviste agli architetti di tutto il mondo.
Come si sono organizzati i grandi studi e come ha inciso questa situazione sulle realtà più piccole?
Che cosa significa concepire infrastrutture, centri culturali, spazi abitativi stando lontani dai luoghi in cui si sviluppa la socialità?
La resilienza che cerchiamo nelle opere costruite può essere una caratteristica che si applica anche alla professione del progettista?
Ecco le risposte degli architetti, alcune testuali, altre in video, come nella tradizione del nostro portale.

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1. Come avete gestito il lockdown?

Tutti i dipendenti (6) lavorano da casa tranne io (Stéphane Rasselet), il titolare dello studio. Vengo in ufficio ogni mattina dalle 8,30 alle 13,30 per fare il punto della situazione con tutti tramite DISCORD e FaceTime. Le riunioni con i clienti si svolgono via ZOOM e SKYPE.

2. Quali nuove forme di lavoro state sperimentando e quali sono i risultati?

ZOOM e DISCORD. Tutti sono connessi mediante il server principale dello studio. Sono invece difficili le comunicazioni con le autorità locali per ottenete i permessi di costruzione, che rimangono in sospeso.

3. Come pensa che questa esperienza influirà sulla futura gestione di uno studio di architettura?

Sono convinto che le aziende adotteranno modalità di lavoro più flessibili. Ma non dobbiamo dimenticare che saranno sempre necessarie strette interazioni personali per scambiare idee con i collaboratori ma anche con i clienti. Mi auguro inoltre che, dopo aver passato tanto tempo nelle loro case, le persone si rendano conto che l'ambiente abitativo è fondamentale per il benessere degli individui e che questo spinga un maggior numero di persone a rivolgersi ai professionisti per la progettazione degli spazi della loro vita quotidiana.

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