07-08-2018

Bessborough Residence di Naturehumaine

Naturehumaine,

Adrien Williams,

Montréal, Canada,

Residenze, Appartamenti,

Abbiamo pubblicato per la prima volta un progetto di Naturehumaine nel 2015. A tre anni di distanza lo studio formato da Stéphane Rasselet è cresciuto notevolmente in dimensioni, quantità e qualità dei progetti, riuscendo nell'impresa di preservare la propria cifra stilistica che unisce alla corrente principale del minimalismo la geometria delle forme e il forte contrasto materico e cromatico.



Bessborough Residence di Naturehumaine

Si chiama Bessborough Residence l'ultima fatica di Stéphane Rasselet, architetto canadese di Montréal e vecchia conoscenza di Floornature. Nel corso degli ultimi tre anni, Naturehumaine – questo il nome dello studio fondato da Rasselet – è cresciuto molto, riuscendo però a mantenere il proprio stile inconfondibile. L'estetica di Naturehumaine presuppone una forte base minimalista, che favorisce open space e arredi essenziali, ma senza arrivare all'esasperazione. Tale estetica infatti viene da un lato accentuata, grazie alle forme geometriche e alle linee nette, e dall'altro ammorbidita grazie al contrasto materico e cromatico, lo stesso che abbina alle pareti d'un bianco polare arredi, blocchi e separé in legno o in metallo dalle tinte uniformi, talvolta colorate e accese, talvolta in nero opaco, come in questo caso.

Il Residence Bessborough si trova nel distretto di Notre-Dame-de-Grâce a Montreal. Il progetto consisteva nel rinnovamento completo del piano terra di un duplex risalente agli anni Cinquanta. Come spesso accade nei rinnovamenti di ambienti datati, la vera sfida stava nell'aprire e massimizare gli spazi vivibili, manentendo in ogni caso una sorta di chiara separazione tra le destinazioni d'uso dei vari ambienti. Il concept ideato da Naturehumaine si sviluppa su tre blocchi principali, volumi che articolano la spazialità giocando con il concetto di muro, che in questo progetto viene stressato ingegnosamente a seconda dell'esigenza.

Al centro, il blocco nero definisce la circolazione all'interno del piano, fungendo da filtro tra le varie funzioni. Questo volume, introducendo una nuova rampa di scale, gioca sulla trasparenza e sul ritmo pieno-vuoto attraverso l'uso di vari materiali, come vetro, acciaio, barre verticali e pannelli in MDF.
Il volume in legno, invece, porta calore e accoglienza all'interno della casa, altrimenti limitata ai toni bianchi e neri. Su un lato contiene una libreria, mentre sull'altro un disimpegno adiacente alla camera matrimoniale principale.
Il volume grigio, infine, semplice ed elegante, permette di nascondere dietro a pannelli lucidi diverse funzioni di servizio, tra cui il bagno. Anche nella scelta dell'arredo sono state rispettate le linee guida che rendono riconoscibili i progetti di Rasselet e Naturehumaine: ampissimo respiro e spazi vuoti, design dalle linee moderne e soprattuto richiamo cromatico ai colori già usati nell'abitazione, e quindi grigio, nero opaco e legno.

Ancora una volta Stéphane Rasselet riesce a valorizzare al massimo il ritmo gestendo i vuoti, in un lavoro minuzioso di cesello, ricordando quasi quello del tipografo alle prese con la proporzione tra bianchi e neri durante la composizione di una pagina stampata. Se si dovesse riassumere l'eccellenza del lavoro di Naturehumaine in due parole, queste sarebbero senz'altro equilibrio e pulizia.

Si tratta di una impronta stilistica marcata, costruita nel corso del tempo, ottenuta grazie all'esperienza, e per cui lo studio è stato riconosciuto e apprezzato. Da non confondere con l'icona del genio autoproclamato, i risultati di Rasselet sono stati raggiunti con dedizione e una buona dose di autocritica. Si tratta di un esempio e un monito per quanti iniziano l'attività: la vera sfida per un architetto sta proprio nel riuscire a creare e codificare la propria cifra stilistica, un'identità che si mantiene nel tempo e si ritrova al colpo d'occhio in ogni progetto, pur dialogando con committenze e clienti di tutti i tipi, accettando anche i vincoli che questi propongono.

Francesco Cibati

Progetto: Naturehumaine
Luogo: Montreal, Canada
Anno: 2017
Superficie: 85mq
Fotografie: Adrien Williams

www.naturehumaine.com


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