15-11-2013

La fotografia della luce

Un progetto fotografico che nasconde nella semplicità dello scatto la complessità dell'azione e del pensiero, questo il segreto dietro alle immagini di Berlino scattate da Giacomo Benecchi.



La fotografia della luce
Un progetto fotografico che nasconde nella semplicità dello scatto la complessità dell'azione e del pensiero, questo il segreto dietro alle immagini di Berlino scattate da Giacomo Benecchi. 
Le luci che si stagliano dalla città per renderla elemento urbano riconoscibile sono le protagoniste della sua ricerca intitolata The Scariest Night. L'intento è quello di definire e identificare gli spazi urbani usando i riflessi dei lampioni, delle finestre illuminate e dei fari, creando un paesaggio surreale volutamente lontano dallo stesso a cui siamo abituati nel nostro vivere diurno. Ogni fotografia è però il frutto di più scatti assemblati in post-produzione, una manipolazione della realtà voluta e in grado di rendere la città talmente inaspettata da farla apparire come reale. Effetto enfatizzato dall'assenza di persone, poichè togliendo ogni riferimento alle proporzioni si rende il soggetto ancora più indefinito.
Per l'autore le ataviche paure delle ombre nel buio che si credevano spente con l'invenzione della luce artificiale non si sono estinte, ma oggi sono presenti "sotto forma di mostri di cemento, vetro e riflessi di neon e tungsteno".

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