
Ognuno di noi ha una stanza vuota da riempire, quella degli architetti israeliani Yaron Tal e Maya Shelef era, in questo caso, un ristorante giapponese. Per riempirla hanno deciso di ispirarsi alla cultura orientale, alle sue spezie, i suoi colori, le sue geometrie e le sue tradizioni. Il risultato è un ristorante in qualche modo austero, ma pieno di vita e dettagli al tempo stesso.
Non c'è una parete simile all'altra. Entrando ci troviamo davanti a una texture di piastrelle esagonali dai colori cangianti, mai uguali, a seconda dell'angolo da cui si osservano. Un'altra parete è decorata con la stampa di un campo di riso su alluminio colorato, ma le dimensioni sono tali che per poterla notare serve guardarla da una certa distanza.
L'ultimo tocco giapponese sono i paralumi in carta che adornano il soffitto sopra la cucina: richiamano in tutto e per tutto la tecnica dell'origami e le lampade giapponesi; e con i loro toni caldi donano all'ambiente un'atmosfera accogliente. Il nome è tutto un programma: Kisu, ovvero kiss, bacio, in giapponese.
Francesco Cibati
Luogo: Kryat Ono, Tel Aviv, Israele
Anno: 2015
Progetto: Yaron Tal e Maya Shelef
Fotografie: Yoav Gurin
http://www.yarontal.com/