06-04-2018

David Cardelús. Oltre la documentazione

David Cardelús,

La fotografia di architettura per il fotografo catalano David Cardelús è un mezzo di comunicazione tra progettista, fotografo e spettatore, in quanto non si tratta di sola documentazione fotografica, ma di instaurare un legame tra l'idea, l'opera costruita e i fruitori visivi.



David Cardelús. Oltre la documentazione La fotografia di architettura per il fotografo catalano David Cardelús è un mezzo di comunicazione tra progettista, fotografo e spettatore, in quanto non si tratta di sola documentazione fotografica, ma di instaurare un legame tra l'idea, l'opera costruita e i fruitori visivi.


In un mondo dove non vediamo niente per la prima volta la fotografia di architettura assume un ruolo molto importante nella comunicazione. In particolare quando si tratta di architetture, siano esse icone come i musei Guggenheim, residenze private o complessi di social housing, poiché è la proliferazione delle immagini digitali a decretarne il successo. Un atteggiamento dovuto al fatto che nella maggior parte dei casi veniamo a conoscenza dei progetti solo attraverso le fotografie proposte dal web, in quanto abbiamo sempre meno l'occasione di verificare in loco la veridicità di tali ritratti.
David Cardelús, fotografo catalano formatosi alla Universitat de Barcelona Fine Arts School in fotografia, film e video, disciplina in seguito approfondita con altri corsi all'Institut d'Estudis Fotogràfics de Catalunya, conosce bene il potere delle immagini, definendole: “un valore aggiunto per l'architettura”. 
Ha sempre amato la fotografia, la magia insita nel processo fotografico in sé, dalla luce che attraversa la lente alla rappresentazione della realtà, quando, ancora con lo sviluppo analogico, emergeva lentamente sulla carta il risultato di uno scatto. Cardelús si definisce infatti una persona tranquilla che sa aspettare pazientemente, anche finché il sole non arriva nella posizione giusta per immortalare il momento.  Lui stesso ci racconta questo stato d'animo che diventa lavoro: “Hai presente quando stai delle ore davanti a certi quadri, tipo un Rothko, un Mondrian, semplicemente guardando? Posso fare lo stesso dinnanzi al paesaggio urbano, scoprendo i dettagli rivelati dalla luce e voglio condividere questa sensazione attraverso le mie fotografie.” In fondo mette in atto una caratteristica tipica di chi si occupa di fotografia architettonica.
David Cardelús come autore di immagini quindi non si ferma alla mera apparenza delle architetture che ritrae, in quanto il compito della fotografia di architettura non si limita al semplice reportage, ma, stando alle sue parole, si deve aprire a un rapporto a tre: architetto, fotografo e spettatore. Un dialogo il cui scopo è quello di  assicurarsi che l'immagine venga compresa da tutti. Il suo quindi è un processo creativo molto complesso, nonostante l'apparente facilità d'esecuzione, specialmente adesso che in molti, dotati di macchina fotografica o solo di smartphone, si ritengono fotografi. In effetti, sono ancora poche le persone che conoscono la grande importanza della Visual Literacy.  Ed proprio per tale motivo che l'approccio di Cardelús diventa fondamentale nella mediazione tra architetto e pubblico. Infatti questo autore sostiene che: “stabilendo un dialogo tra la rappresentazione fotografica del progetto e i suoi spettatori, partendo dalla semplificazione e dall'astrazione degli elementi che si inquadrano, si genera il discorso comunicativo dove si dà permanenza all'immagine e dove conferiamo alle nostre fotografie senso e significato, indipendentemente dal tempo e dalla specifica area geografica in cui le fotografie del progetto architettonico vengono interpretate”.
Per David Cardelús quindi il vero scopo delle fotografie di architettura è quello di proporre e trasmettere le idee di un architetto, in quanto questi con il suo lavoro ha trasformato, in modo decisivo, una piccola parte del mondo. Allora è compito del fotografo rendere visibili tali idee con immagini pensate, al fine di  mostrare un'architettura nel modo migliore, fornendo così allo spettatore le chiavi per interpretarla. 
In tutto questo percorso lavorativo David Cardelú tiene sempre presente che l'habitat naturale della fotografia oramai è internet, spazio dove ogni cosa succede nel momento in cui appare sullo schermo dei devices, portando, di volta in volta, a una personalizzazione delle nostre esperienze visive. 
In conclusione nel caso di questo autore la fotografia di architettura è un potente mezzo di persuasione, come è ben visibile nelle immagini che condivide con noi.

@chrisbuerklein

David Cardelús
http://www.davidcardelus.com/

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