Architettura e crisi climatica, le opere e l'impegno di Yasmeen Lari in mostra a Vienna

In occasione della Giornata internazionale dei diritti delle donne, l'Architekturzentrum di Vienna ha inaugurato la mostra monografica dedicata all'architetta Yasmeen Lari, prima donna architetto del Pakistan, e alla sua visione di architettura del futuro.
Il suo percorso professionale, dagli anni Sessanta del XX secolo a oggi, diventa infatti paradigmatico per indagare su come il rapporto architettura e futuro sia cambiato. "Dobbiamo camminare con leggerezza sul pianeta", dice oggi l'architetta ultraottantenne e la mostra, “Yasmeen Lari, Architecture for the Future” permette di partire dal suo lavoro per interrogarsi su quali risposte può offrire oggi l'architettura alla crisi climatica, su come lavorare per la giustizia sociale ed ecologica allo stesso tempo, e infine su “Quanto deve essere radicale la svolta edilizia per avere ancora un futuro?”. Le risposte sono da rintracciare in una diversa concezione dell'architettura fondata sul prendersi cura delle persone e della natura, sul costruire in modo diverso usando materiali a basse emissioni di carbonio, preferendo alle nuove edificazioni il riuso adattivo e ricorrendo a pratiche di economia circolare.

Nata nel 1941, quando il Pakistan era ancora un dominio britannico, l'architetta Yasmeen Lari ha studiato in Inghilterra ed è stata, nel 1964, la prima donna ad aprire nella sua terra d'origine un proprio studio d'architettura. Alle prime opere, un complesso di case popolari a Lahore, la sede della Pakistan State Oil a Karachi e la sua stessa casa, un edificio iconico del Brutalismo che le ha dato fama internazionale, l'architetta ha affiancato ben presto un vivo interesse per lo studio delle tradizioni costruttive locali. Insieme al marito, Suhail Zaheer Lari, ha fondato la Heritage Foundation of Pakistan per compiere ricerche e salvare il patrimonio edilizio del suo Paese. Un impegno che, a partire dal 2005, è diventato attivismo per la decarbonizzazione. Yasmeen Lari è infatti fondatrice di un movimento di autocostruzione di edifici a zero emissioni dedicati ai rifugiati e a quanti sono costretti a migrare per le emergenze climatiche.
Dai primi edifici realizzati in cemento, vetro e acciaio alle attuali proposte di autocostruzione con fango, bambù e calce c'è una continuità nell'opera di Lari ed è l'attenzione ai bisogni delle persone, soprattutto di quelle a basso reddito ed emarginate, a cui ha aggiunto l'attenzione per la natura e l'ambiente. Il suo camminare con leggerezza sul pianeta è infatti una proposta concreta basata su un programma di autocostruzione con tecnologie tradizionali e materiali locali che attribuisce grande importanza alla collaborazione con le donne.

(Agnese Bifulco)

Images courtesy of  Architekturzentrum Wien and  Archive Yasmeen Lari

Exhibition title: Yasmeen Lari. Architecture for the Future
Dates: 09 March –16 August 2023
Location: Exhibition Hall 2, Architekturzentrum Wien https://www.azw.at/
Curators: Angelika Fitz, Elke Krasny, and Marvi Mazhar
Scenography: Alexandra Maringer
Exhibition Graphics: Alexander Ach Schuh

Captions and Credits

01-15 : Archive Yasmeen Lari
01 The Green Women’s Centre made of prefabricated bamboo modules on stilts serves as a meeting place for women and a shelter in the event of flooding.
02 Yasmeen Lari at the rescue, initiated by her, of Denso Hall, which was built as a library by the British in Karachi in 1881. Historic preservation is ecologically sustainable and preserves the memory of a multidimensional past.
03 Portrait of Yasmeen Lari, first woman architect in Pakistan.
04 Yasmeen Lari as an icon of modernism: residence in Karachi 1973
05 Elevation of Angoori Bagh, Social Housing, Architect: Yasmeen Lari, Lahore, Pakistan, 1975
06 Self-built, zero carbon, and flood-resistant houses, Sindh Province, Pakistan; tens of thousands have already been implemented.
07 Army Mud Barracks, Architect: Yasmeen Lari, Bahawalpur, Pakistan, 1981.
08 Yasmeen Lari finds inspiration in traditional building techniques adapted to the local climate, here wind-catcher houses in Thatta, Pakistan.
09 Zero Carbon Cultural Centre in Makli, Pakistan, serves as training camp and test site for Yasmeen Lari’s zero carbon architecture, since 2016.
10 During the catastrophic floods of summer 2022 in Pakistan, bamboo modules were being prefabricated at the Zero Carbon Cultural Centre in Makli.
11 Yasmeen Lari developed the smokeless Pakistan Chulah (Pakistani stove), which consumes only half the fuel. The Pakistan Chulahs can be built by the families themselves from the local materials of mud and lime under the guidance of the “Chulah Adhis” (Stove Sisters), who received training from the Heritage Foundation. 70,000 Pakistan Chulahs (smokeless stoves) have been built and individually decorated in recent years.
12 Wells are built on elevated platforms to provide clean water during floods.
13 Yasmeen Lari (pictured in foreground) with her father Zafarul Ahsan (pictured in back), who played an important role in the development of the young Pakistani state, 1965.
14 Yasmeen Lari with the Aga Khan Group in Karachi, including Mona Serageldin, professor of architecture at the Cairo University and Harvard University, and Charles Correa, 1982.
15 The clay and bamboo buildings have proven extremely robust.

16 Mural with the portrait of Yasmeen Lari in an underpass in Karachi, Pakistan. Video still: Imran Gill, 2022
17 Skywalk FTC – Finance and Trade Centre. The open-air corridors connect different parts of the structured building complex and invite to stroll. Architect: Yasmeen Lari, Karachi, Pakistan, 1982–89. Photo by Marvi Mazhar, 2022

18-20 Exhibition "Yasmeen Lari. Architecture for the Future" - photograph: Lisa Rastl

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