L'Arte dell'Architettura: il Robert Olnick Pavilion di Alberto Campo Baeza e Miguel Quismondo

Arte e architettura si fondono nel recente progetto, il Robert Olnick Pavilion, realizzato da Alberto Campo Baeza e Miguel Quismondo. Gli architetti hanno concepito il padiglione come un'opera d'arte architettonica che celebra l'amore per l'arte, l'architettura e la bellezza della natura. Il sito è il campus museale del MagaZZino Museum, il museo dedicato all'Arte Povera Italiana fondato da Nancy Olnick e Giorgio Spanu nel cuore di Cold Spring, New York.

Il nuovo padiglione è stato, infatti, concepito per ampliare gli spazi dell'esistente struttura museale, un edificio bianco e austero, progettato da Miguel Quismondo. Il Robert Olnick Pavilion affianca l'edificio principale, rispecchiandone il design rettilineo, e con il suo volume arricchisce la preesistenza di sale illuminate dalla luce naturale e da destinare a mostre speciali. Attraverso la sua facciata in cemento punteggiata da finestre e da una serie di lucernari, il padiglione stabilisce un dialogo unico tra l'arte, l'architettura e il paesaggio naturale circostante.

Una delle caratteristiche più rilevanti del progetto è il suo eccezionale utilizzo della luce. Campo Baeza e Quismondo hanno cercato di creare uno spazio in cui la luce sia protagonista, una "luce divina" che illumina opere d'arte e visitatori. Lo spazio principale del Robert Olnick Pavilion è un "cubo isotropo": un cubo bianco perfetto, composto da sei piani uguali, con una apertura in ogni angolo. Gli architetti ottengono in questo modo una luminosità uniforme in ogni parte del cubo, indipendentemente dalla direzione della luce. L'atmosfera ottenuta enfatizza la bellezza delle opere esposte.

Il piano principale del padiglione ospita due gallerie illuminate dalla luce naturale destinate a mostre speciali, mentre al piano inferiore, una terza galleria è dedicata alle opere in vetro di Murano e alle ceramiche. Il piano inferiore si affaccia su un cortile esterno affossato usato per la programmazione annuale del museo e destinato a proiezioni cinematografiche, conferenze, dibattiti, eventi educativi e pubblici. Al piano superiore, una caffetteria e una sala lettura con posti a sedere sia interni che esterni offrono ai visitatori la possibilità di godere di un momento di riposo, completando così l'esperienza del museo.

La posizione del padiglione è stata scelta attentamente per sfruttare la topografia collinare del sito. Il padiglione si trova su una piccola collina, con un ristorante/bar al piano superiore che si affaccia su un cortile esterno. Il riciclo dell'acqua piovana per l'irrigazione dei giardini, i pannelli solari e l'efficiente uso della luce artificiale, sono alcune delle soluzioni adottate a testimonianza dell'impegno verso la sostenibilità e dell'attenzione che gli architetti hanno riservato all'ambiente, creando una connessione semplice e armoniosa con la natura circostante.

(Agnese Bifulco)

Images courtesy of MQ Architecture

Architect: Alberto Campo Baeza & Miguel Quismondo, AIA
Project Architect/ Project Manager: Jacobo Mingorance

Client: Magazzino Italian Art Foundation
Location: Cold Springs, NY
Built area: 13,000 sq.ft.
Completion : September 2023
Construction Manager : Miguel Quismondo with Jacobo Mingorance
Collaborator: Ignacio Aguirre López, Alejandro Cervilla García, Tommaso Campiotti, Juan Carlos Bragado, Ignacio de Silóniz, Alfonso Guajardo-Fajardo Cruz, María Pérez de Camino Díez, David Vera García, Sara Fernández Trucios, Luca Redaelli, Gloria Saá García, William Mulvihill
Structural Engineer: Michael P. Carr, P.E., María Concepción Pérez Gutiérrez
MEP Engineers: CES-Consulting Engineering Services Engineers
Lighting Consultant: MAP Design Studio Cost Consultant: Slocum Construction Consulting, Inc

Captions
01-09 photo William Mulvihill Courtesy of MQ Architecture
10 - 12, 14 photo Javier Callejas
13 photo Marco Anelli

---

GALLERY