Stazione dei bus di Trujillo: un'ode al cemento

Siamo in Extremadura, nel sud della Spagna. Il clima è arido, secco, brucia la vegetazione dando all'orizzonte il colore grigio della pietra. Un grosso silo che contiene mangime si staglia sul panorama: metri cubi di cemento, tono su tono, lo stesso colore a perdita d'occhio.

È in questo contesto che ISMO Arquitectura progetta La Pietra, soprannome scelto ad hoc per la stazione degli autobus di Trujillo. Si tratta di un enorme blocco in cemento che si alza dal suolo, un grande macigno di oltre 2500 mq di superficie sotto al quale trovare riparo.

Pensata su due livelli, uno per i bus e uno per i passeggeri, questa costruzione in cemento trasmette un'aura di potenza e austerità quasi religiosa. A colpo d'occhio potrebbe sembrare un santuario, anche grazie alla luce che penetra tra le fessure e illumina gli interni. Pavimenti, muri, soffitti: tutto all'interno è realizzato in cemento, come un grande monolite che indirizza il percorso dei passeggeri. Il vetro compare, con la discrezione della trasparenza, a separare gli ambienti, creare gli spazi necessari al servizio di trasporto e a chiudere i cortili esterni.

La progettualità presuppone delle scelte. Nel progettare lo sviluppo della città, Isabel Amores e Modesto García – in arte ISMO Arquitectura – hanno scelto di rendere omaggio al territorio dell'Extremadura, alle sue tonalità e alle sue forme.

Francesco Cibati

Luogo: Caceres, Extremadura, Spagna.
Anno: 2013-2015
Progetto: ISMO Arquitectura - Isabel Amores e Modesto García
Superficie: 2643,82 mq
Fotografie: Fernando Alda

ismo-arquitectura.es
www.fernandoalda.com

---

GALLERY