Architettura e Attivismo: una mostra celebra i 25 anni di GRAFT

Considerare l'impatto che l'architettura può avere sulla vita delle persone e sull'ambiente circostante è alla base della filosofia progettuale dello studio GRAFT. Dal momento della sua fondazione, a Los Angeles nel 1998, GRAFT ha dimostrato con crescente consapevolezza, attraverso i suoi progetti di architettura, come l’ambiente costruito possa e debba contribuire in modo significativo alla felicità e alla qualità della vita delle persone. Lo studio non si è limitato a creare spazi e forme iconiche, ma ha fatto dell'attivismo un pilastro fondamentale della sua pratica lavorativa. Questo impegno sociale è emerso in varie iniziative, tra cui il coinvolgimento nella "Make It Right Foundation", con la ricostruzione di New Orleans dopo le devastazioni dell'uragano Katrina.

L'approccio di GRAFT all'architettura è improntato all'ottimismo e alla sperimentazione. Per lo studio, il processo di progettazione è caratterizzato da una curiosità instancabile e dal piacere di scoprire ed esplorare nuove soluzioni. Questo modus operandi ha portato alla realizzazione di soluzioni ibride per una vasta gamma di progetti ed è il concetto centrale dell’esposizione “Taste Is the Lack of Appetite - Hybrid Approaches to Architecture”, che proseguirà fino al 5 dicembre a Berlino.
La mostra presenta una selezione di edifici residenziali, a uso misto e culturali, che rappresentano le strategie di progettazione esemplari di GRAFT. "Taste Is the Lack of Appetite" include anche i progetti in corso e uno mai realizzato, il Museo Ebraico di Mosca, per il quale GRAFT ha vinto il primo premio in un concorso internazionale.

La mostra affronta anche il tema dell'Attivismo in Architettura, per GRAFT l'architettura può essere uno strumento potente per affrontare le sfide globali e contribuire a una società migliore.

In questo ambito, una delle iniziative più significative dello studio è stata la creazione dei Solarkiosk, chioschi solari che forniscono energia pulita, connettività e comunicazione in aree remote dell'Africa e dell’Asia, migliorando la vita delle comunità locali.
In un mondo segnato da crisi in continua evoluzione, GRAFT vede la necessità di agire e dimostra che l'architettura può essere una forza di cambiamento positiva nella società. Il titolo della mostra “Taste Is the Lack of Appetite”, (il gusto è la mancanza di appetito), enfatizza l'importanza di affrontare le sfide con curiosità, passione e senza preconcetti, perché, richiamandosi alle parole di Dave Hickey, critico d'arte e amico dello studio, soprattutto nel lavoro creativo, l'insistenza sui principi del gusto è inferiore all'appetito che nasce dalla curiosità.

(Agnese Bifulco)

Images courtesy of GRAFT and Aedes Architecture Forum

Exhibition Title
TASTE IS THE LACK OF APPETITE
Hybrid Approaches to Architecture
25 Years of GRAFT

Exhibition Date: 28 October – 5 December 2023
Opening: Friday, 27 October 2023, 6.30pm
Venue: Aedes Architecture Forum Christinenstr. 18-19 10119 Berlin www.aedes-arc.de

Public Debates
The exhibition will be accompanied by two discussion events reflecting the hybrid approach to architecture by GRAFT:
15 November 2023, 6.30pm: Taste Is the Lack of Appetite
24 November 2023, 6.30pm: Architecture in Times of Need

Captions
01, 03 BRICKS, Berlin, DE; GRAFT. © Noam Rosenthal/Trockland GmbH
02 Solarkiosk, Off-grid and clean energy provision for rural communities in Africa and worldwide; GRAFT. © Georg Schaumberger
04 1st prize in the competition for the conversion of the Bakhmetevsky bus garage into the Russian Jewish Museum, Moskau, RU; GRAFT. © GRAFT GmbH
05 Charlie Living, residential complex in the middle of Berlin, DE; GRAFT. © GRAFT GmbH
06 A LASKA, timber-concrete hybrid building for offices, Berlin, Germany, Berlin, DE; GRAFT. © GRAFT GmbH
07 Youth Hostel Munich, 1st prize in the competition, Munich, DE; GRAFT. © GRAFT GmbH
08 Wave, two new residential buildings on the banks of the river Spree, Berlin, Germany, Berlin, DE; GRAFT. © BTTR GmbH
09 The partners of GRAFT, from left to right: Thomas Willemeit, Lars Krückeberg, Sven Fuchs, Wolfram Putz and Georg Schmidthals. © Christian Thomas Photography

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