07-12-2022

Wallmakers: The ledge, architettura in aggetto dai monti del Kerala

Wallmakers,

Syam Sreesylam,

Peeremedu, Kerala, India,

Housing,

L’ultima opera di Vinu Daniel e di Wallmakers è The Ledge, l’architettura dalla forma a cuneo in aggetto da un crinale di Peeremedu, nel sud dell’India. Il legno di casuarina, un materiale povero e considerato alla stregua di uno scarto edilizio, assume nobiltà e vigore.



Wallmakers: The ledge, architettura in aggetto dai monti del Kerala

Se proprio dobbiamo ancora costruire deve valerne davvero la pena. Si potrebbe così sintetizzare la filosofia architettonica di Wallmakers, lo studio indiano che si sta facendo notare perché propone un’edilizia che si fondi sull’uso del fango e di ogni genere di materiale di scarto.
A una precisa indicazione su metodi, tecniche e materie prime per il rispetto dell’esistente e di un ciclo di vita sostenibile del costruito, Wallmakers aggiunge però una ricerca formale che, senza timore di smentita, definiremmo visionaria. The Ledge, la casa che sporge dal bordo di un crinale nella regione lussureggiante di Peeremedu, nel sud dell’India, è una sfida alla forza di gravità e ricorda le avveniristiche abitazioni dei fumetti o dei film di fantascienza, proponendo una nuova immagine dell’architettura. Eppure, non ha a che fare con una concezione tecnologicamente avanzata dell’architettura, ma piuttosto con una tradizione costruttiva fondata sul recupero del materiale meno impattante a livello globale e più durevole, cioè il fango, la terra. Sono queste infatti le parole di Vinu Daniel, fondatore di Wallmarkers: << I nostri primi insediamenti sono sempre stati realizzati con materiali naturali. Ma la cosa triste è che oggi meno del 30% della popolazione mondiale vive in costruzioni in terra, sebbene sia un materiale più sostenibile e durevole; la colpa può solo essere attribuita all'avvento dell'industrializzazione e alla domanda diffusa di case in "cemento” >>.
Nel 2005 Vinu Daniel si è laureato al College of Engineering Trivandrum, nella regione del Kerala, in India, e in seguito ha lavorato ad un Programma di sviluppo delle Nazioni Unite dedicato alle costruzioni post-tsunami, al termine del quale, nel 2007, ha avviato Wallmakers. Al centro del suo lavoro, in opere come la Pirouette house a Trivandrum, come la chiesa ortodossa di San Giorgio a Mattancherry o come il padiglione alla Biennale di Kochi-Muziris, c’è sia l’elemento etico sia quello estetico, che in certo senso si intrecciano, diventando un modo di operare e di pensare lo spazio dell’uomo. La qualità degli ambienti disegnati di Wallmakers è imprescindibile e deriva dalle loro scelte costruttive. Il materiale grezzo, puro nella denuncia del processo che lo ha portato alla condizione in cui si mostra, la memoria che possiede, fanno parte della ricchezza dei nuovi spazi costruiti, sono un lascito per chi vi abiterà.

Vinu Daniel ripudia le superfici perfettamente finite, l’industrializzazione di materiali e processi che assomma livelli di sofisticazione e, come sostiene da tempo Anna Heringer, non fa che incrementare i rifiuti e gli scarti. La sua architettura non propone uno stile di vita funzionale in cui ogni dettaglio agisce per il comfort immediato delle persone, ma stimola a relazionarsi con l’abitacolo e trovare un’interazione con l’architettura nella sua apparenza così anticonvenzionale. Questo è il progetto di The ledge, un’abitazione eretta su uno dei caratteristici crinali coperti da foreste della località di Peeremedu. Con un sorprendente volume a cuneo, l’architettura si sporge in aggetto dalla montagna, con un rivestimento totalizzante di pali trattati di casuarina, che sembrano ancora di più evidenziarne la sagoma aerodinamica. La Casuarina è una pianta tipica del subcontinente indiano, a rapida crescita, il cui legno è poco considerato dal settore dell’industria e utilizzato solo per impalcature e recinzioni, praticamente un legno di scarto che gli architetti di Wallmakers hanno deciso di riabilitare con questo progetto, dimostrandone le potenzialità.
Anche se alcune parti della struttura sono prodotti di processi industriali, dal tetto in ferrocemento, alle pareti vetrate, la ricerca della mimesi con la natura è evidente, al punto da far scaturire in chi osserva la curiosità di capirne scopi e composizione. Da un lato la ricostruzione di un organismo e dall’altro una forma geometrica, figlia di un gesto inequivocabilmente antropico.
La ricerca che spinge a camminare fino al bordo di un crinale o un capriccio infantile a saltare dall'alto di una scogliera si possono imputare al desiderio degli uomini di continuare a camminare fino alle nuvole dopo aver superato la montagna. L'edificio è stato quindi progettato come una scheggia che sembra sporgere nell'aria come un'estensione della montagna. racconta lo studio Wallmakers.
I muri sono costruiti dalle piccole pietre emerse durante il processo di scavo del sito per la realizzazione delle fondazioni della casa. Il processo non è celato dietro alcun strato di finitura, ma al contrario è reso evidente nella sua essenza, senza alcun pudore. Vinu Daniel ha costruito le pareti artigianalmente, alternando fasce di pietre, detriti e terra. I pavimenti sono un collage di pezzi di legno di scarto. Le numerose aperture sul paesaggio sono quasi tutte vetrate, spingendo all’estremo la sensazione di essere sospesi nel vuoto. La copertura di pali di Casuarina è ulteriormente sorretta da alberi piantati all’origine del cantiere, in quello che oggi è diventato il cortile centrale dell’abitazione.

Mara Corradi

Architects: Wallmakers www.wallmakers.org
Architects: Vinu Daniel, Petchimuthu K., Ayush Nair, Yash Sukhwani, Jaison Joy, Pinak Bhapkar, Pratika Bandiwadekar, Niha Ann Baby, Akshay Sarath
Completion: October 2021
Gross Built Area: 178 sqm
Project location: Peeremedu, Kerala
Client: George Manu
Contractor: Johnson N. and Team
Fabricators: Kunjumon James and Team
MEP: Dhanaraj K.N. and team
Photo Credits: Syam Sreesylam


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