08-06-2022

McMahon Architecture: Casa nel quartiere di Leyton, Londra

McMahon Architecture,

Fernando Manoso,

Londra,

Ville,

Ispirato e allo stesso tempo distante dalle terraced house circostanti, la casa a Leyton (Londra) di Louise McMahon è un progetto che si realizza nei dettagli, costruttivi, materici e cromatici. Alla testa di una serie di case a schiera, è uno spazio generoso verso gli abitanti e verso il quartiere.



McMahon Architecture: Casa nel quartiere di Leyton, Londra

Louise McMahon è la giovane progettista inglese di cui abbiamo recentemente scoperto l’approccio delicato e riflessivo a tematiche universali, come quello della casa di nuova costruzione in un contesto urbanizzato e tipizzato.
I limiti derivati da un sito ad orientamento preciso e di limitate dimensioni, vincolato a un contesto urbano di non particolare pregio, sono stati utilizzati da McMahon come elementi di appoggio per progettare la Leyton house, un’architettura dalla nuova identità, in grado di generare qualità nella vita all’interno.
Ci troviamo a Leyton, a nord-est del centro di Londra, in una porzione di quartiere caratterizzato ancora da abitazioni a schiera tardovittoriane, ma anche da un’edilizia più recente, costruita dopo la Seconda guerra mondiale, a seguito dei bombardamenti. Il sito è un appezzamento di testa, lasciato vuoto e trascurato per anni. In verità è un terreno dotato di un buon potenziale in virtù dei suoi tre affacci, differentemente dalle tradizionali terraced house londinesi dai tipici due fronti chiusi. Obiettivo primario di Louise McMahon è valorizzarne la posizione e moltiplicare la fruibilità dello spazio disponibile, costruendo una casa in cui i committenti potessero vivere ma anche lavorare.
Prima di tutto, al fine di valorizzare il vero fronte principale, quello su strada, l’architetta disegna un prospetto scomposto in parti, che trasferiscono a chi passa per la strada l’idea dell’articolazione delle funzioni interne: i recinti più bassi in legno e mattone alle due estremità del sito annunciano la presenza di due giardini, la muratura laterizia centrale descrive un corpo principale al piano terra, sormontato da una zona più privata al primo livello, connotata dal rivestimento in legno. Il sito può vantare una buona esposizione e un soleggiamento dal mattino sul fronte strada fino al pomeriggio verso la facciata d’ingresso, rivolta a sud-ovest. Per questioni di privacy, il prospetto affacciato sulla via risulta in gran parte chiuso, anche se offre degli scorci, sia nella parete laterizia al piano terra, sia nella zona superiore, dove con segni diversi in funzione del materiale, sono ricavate aperture a frangisole.
Questa scomposizione annunciata dal fronte est corrisponde alla definizione dei livelli interni. In un lotto di soli 130 metri quadrati, la volontà di massimizzare lo spazio spinge a costruire un piano sotterraneo e a distribuire in tre livelli di riservatezza differenti il programma abitativo: nel piano -1 sono allocati archivi, servizi, una sala proiezioni (uno dei committenti è un regista). Alle estremità opposte, con affaccio e accesso diretto ai due piccoli patii, si trova uno studio e una camera per gli ospiti, che ricevono luce trasversalmente dall’alto. L’altezza dei soffitti è uguale a quella dei piani superiori, cambiandone anche la percezione.
Il piano terra occupa all’incirca una metà coperta e una scoperta adibita ai giardini: qui si trovano le stanze più pubbliche, la cucina e il soggiorno, mentre lo spazio aperto, considerato il confine con la sfera di quartiere, “entra” negli interni grazie alle grandi vetrate sui fronti opposti.

La luce è sempre stata l’elemento più carente nelle terraced house, non potendo giungere dai fronti più estesi. In questo caso non solo si creano spiragli verso la strada lungo tutto il fronte, come abbiamo già sottolineato, ma per l’intera estensione del soffitto, nel punto di interruzione tra il piano terra e il primo piano, si apre un lucernario che disegna delicati giochi di luce tra le travi lignee. A sua volta la scala che collega i tre livelli costituisce un sistema di diffusione della luce naturale che proviene dal lucernario posto alla sua sommità. Una panca continua in cemento posato in opera definisce e accomuna la cucina, la sala da pranzo e la zona giorno, formando uno spazio essenziale e ordinato.
L’ultimo livello è quello più privato, ospitando la camera da letto padronale e una grande dressing area. Avendo aperto il seminterrato e allocato tutti gli spazi accessori, i due piani fuori terra, vincolati dimensionalmente, hanno potuto essere organizzati meglio, lasciando spazio a funzioni solitamente sacrificate, che invece possono qui godere di ampia illuminazione.
Dal punto di vista delle scelte costruttive i primi due livelli sono realizzati in cemento e mattone, mentre l’ultimo piano è un volume in legno, più leggero, che crea dinamismo nella vista dalla strada. Lo sviluppo per piani orizzontali è completato da un camino scultoreo in mattoni, che crea unità nella composizione e costituisce un punto focale per il piano terra a pianta aperta.
La muratura in mattoni rossastri, come nelle abitazioni del quartiere, presenta una finitura con cemento e malta di calce bianca a filo che rafforza l’effetto monolitico. La struttura in legno di larice siberiano al primo piano è rifinita a olio bianco, creando una similitudine cromatica. Negli interni, un muro di intonaco di argilla, con leggere variazioni di tonalità, collega tutti e tre i piani; l’abbinamento ai pavimenti e alle boiserie in sughero creando un’umile ma sofisticata domesticità.

Mara Corradi

Architects: McMahon Architecture
Client: Private
Location: Leyton, East London
Gross useable floor space: 188 sqm Internal area
Lot size: 130 sqm
Completion of work: 2020
Photographs: Fernando Manoso
Structural engineer: James Frith Limited
Basement construction: Abtech Basements
Basement Fit out, Ground Floor & First Floor Construction: Refab Build Limited
Windows & doors: Cambridge Joinery Limited
First floor integrated dressing room joinery & doors: Grovecourt
Wood supplier: Southgate Timber
Species: Siberian larch, Douglas fir, WBP plywood

2022 Winner RIBA London Award
2022 Shortlisted: Brick Awards 2022
2021 Winner: Irish Design Institute Award for Architecture
2021 Commended: Waltham Forest Design Awards
2021 Shortlisted: NLA Design Awards
2021 Shortlisted: Wood Awards
2021 Shortlisted: UK Brick Awards
2021 Shortlisted: AJ Project of the year under £500K

http://www.mcmahonarchitecture.com/


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