17-07-2020

ALENCASTRE 360, una casa a Messico City di HEMAA

HEMAA,

Rafael Gamo,

Città del Messico, Messico,

Residenze,

Pietra, Cemento,

Lo studio di architettura messicano HEMAA ha realizzato un’abitazione privata di grande pregio a Città del Messico. Alla base del progetto ALENCASTRE 360 vi è la volontà di conservare gli alberi esistenti, integrandoli nell’insieme architettonico.



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ALENCASTRE 360, una casa a Messico City di HEMAA ALENCASTRE 360, dichiara già dal nome alcune delle sfide con le quali si sono confrontati gli architetti dello studio messicano HEMAA, pur di realizzare questa abitazione in un quartiere di Città del Messico. Si tratta di un progetto all’incastro, in riferimento al fatto che hanno dovuto, appunto, incastrare il volume architettonico in un lotto dalle dimensioni limitate. Già di per sé un compito non facile, aggravato inoltre da una serie di grandi alberi da conservare e dalla posizione adiacente a una strada piuttosto trafficata.
Per garantire privacy ai committenti sul fronte stradale lo studio HEMAA ha proposto un’imponente facciata monolitica e quasi cieca, interrotta solo da alcune aperture in corrispondenza di specifici moduli per l'illuminazione e la ventilazione. La chiusura della facciata lato strada trova però un bilanciamento in quella a sud. Questa, essendo invece aperta, offre un'ampia vista sul giardino e sui suoi alberi secolari, lasciando quindi entrare la luce all'interno della casa. Ed è così che ogni zona abitabile gode di un dialogo con i paesaggi naturali.
L’abitazione nel suo insieme risponde a uno schema preciso, facilmente intuibile già dall’esterno attraverso degli elementi strutturali in calcestruzzo bianco a vista, i quali caratterizzano le aperture, fungono da recinti e definiscono chiaramente i livelli della casa. Invece il rivestimento della facciata, in pietra calcarea, rispecchia la distribuzione interna che regola il volume e crea, di per sé, un ritmo dinamico nel prospetto.
L’ingresso principale di ALENCASTRE 360 avviene dal lato cieco, immettendosi direttamente nello spazio centrale composto da soggiorno, sala da pranzo e cucina completamente aperta sul giardino, dove si trova un imponente elemento visivo centrale, ovvero un Peppertree peruviano a tre tronchi. Questo albero, di oltre mezzo secolo, è il vero protagonista del progetto, in quanto sembra che tutto ruoti attorno a lui.
Gli interni spaziano poi dalle aree condivise del piano terra ai due superiori, dove si trovano le stanze più private, ma pur mantenendo un comune denominatore: la connessione visiva con il verde del giardino. Al secondo piano si trova la terrazza principale, sormontata da un pergolato di cemento bianco. Qui la chioma dell'albero si intreccia con le travi della struttura, creando una griglia di luci e ombre.
Sempre negli interni una tavolozza di colori neutri, insieme all'illuminazione naturale, generano una qualità spaziale che favorisce un'atmosfera tranquilla, riaffermando il carattere elegante e sereno del progetto. Si tratta di sequenze di spazi interconnessi, dove i materiali, la luce e le ombre sono stati manipolati sapientemente per creare un dialogo tra l’architettura e il luogo in cui sorge. 
In conclusione, l’intenzione di questo progetto potrebbe essere definita come la scoperta di scorci verdi in ordine sequenziale, in modo che l’architettura sfumi nel suo contesto naturale. Infatti, in linea con la filosofia progettuale dello studio HEMAA, anche in questo caso gli architetti hanno messo in contatto le persone con l'ambiente circostante. 

Christiane Bürklein

Project: HEMAA
Location: Mexico City, MX
Year: 2020
Images: Rafael Gamo

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