18-02-2016

Workshop Sustainable Reconstruction in Gaza

Workshop,

Costruire a Gaza nonostante tutto.



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Workshop Sustainable Reconstruction in Gaza Costruire a Gaza nonostante tutto. Questo è l'incipit del workshop condotto da Erika Trabucco, specialista in ricostruzioni, con la ONG Handicap International e l'University of Palestine. Un workshop con lo scopo di lanciare un segnale per una  possibile ripresa in un contesto difficile.



Dalle ricostruzioni post-belliche possono nascere tante opportunità per la ripresa delle zone colpite. Se invece non vi è la materia prima per poterlo fare le cose si complicano, come succede nella striscia di Gaza




Nel workshop “Sustainable Reconstruction in Gaza”, tenutasi a settembre 2015, da un lato si è cercato di avviare la ricostruzione senza avere mezzi e dall'altro si è voluto eliminare le barriere architettoniche. Il tutto in un contesto dove il 7% della popolazione è disabile, numero che aumenta a ogni conflitto.



Il workshop condotto da Erika Trabucco, specialista di ricostruzioni, con la ONG Handicap International e in collaborazione con l'University of Palestine ha voluto ottimizzare le poche risorse disponibili e indicare nuovi approcci progettuali realizzabili.



Il workshop ha coinvolto 50 studenti di architettura e ingegneria, ovvero i professionisti del futuro, i quali hanno realizzato due architetture: un padiglione di meditazione per gli studenti dell'Università e un bagno per disabili. Qui sono state utilizzate tecnologie labour-intensive più che soluzioni tecnologicamente avanzate, in risposta al bisogno di nuove opportunità lavorative per la manodopera non specializzata di Gaza.





Le scelte per la costruzione si sono orientate su materiali riciclati o poveri (bottiglie, copertoni, sacchi di sabbia, pallet). Una risposta dovuta alla scarsità di materiali disponibili, causa embargo e carenza dei sistemi di smaltimento dei rifiuti. I gabbioni usati come pareti del padiglione di meditazione sono stati infatti riempiti con detriti provenienti dalle costruzioni distrutte dalla guerra. Così i materiali sono stati lasciati a vista e valorizzati quali elementi fondanti del progetto, sia nella loro dimensione estetica che in quella concettuale.



Il risultato del workshop “Sustainable Reconstruction in Gaza” dimostra il ruolo fondamentale dell'architettura come motore del cambiamento sociale, in questo caso anche in vista di una società più inclusiva per una delle zone più disagiate del mondo.

Christiane Bürklein

Promoter: Handicap International, NGO 
Donor: AFD [Agence Française de Développement] 
Ideazione e organizzazione del workshop: Erika Trabucco_ Reconstruction Specialist, Handicap International 
Partner: University of Palestine 
Progetto: Flavio Giaccone, Eljor Kerciku_consulenti tecnici per la progettazione e la realizzazione dei padiglioni 
Works facilitator: eng. Abdalla Syam ‐ Handicap International 
Impresa: Enjaz Al Bena 
Immagini: Courtesy of Erika Trabucco

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