Il reportage fotografico di Craig Washburn esplora le diverse sfaccettature del West Texas, dalle sue terre aride alle eclettiche comunità che lo abitano.
Il reportage fotografico di Craig Washburn esplora le diverse sfaccettature del West Texas, dalle sue terre aride alle eclettiche comunità che lo abitano.Il fotografo e reporter texano Craig Washburn racconta il West Texas, una parte poco nota del suo paese immersa nel deserto, definito da lui stesso come “un altro mondo”. I paesaggi dal terreno aspro e dalla geografia inospitale hanno dell’incredibile, e fin dagli anni ’70 fanno da sfondo a una vivace attività artistica che attira turisti da tutto il mondo.
Washburn inizia il suo racconto con gli scatti del Big Bend National Park, un parco nazionale vastissimo in cui la natura, padrona indiscussa, si lascia andare in una serie di formazioni rocciose, distese aride e montagne di una bellezza cruda e affilata.
L’obiettivo di Washburn si sofferma poi su luoghi dal fascino bizzarro, che ancora oggi sopravvivono in un limbo tra passato e futuro. La piccola città di Marfa è una preziosa oasi artistica, dove il deserto fa da scenografia a opere eccentriche immerse nel paesaggio. Dall’arrivo dell’artista Donald Judd negli anni ’70 al più recente Prada, installazione del 2005 del duo Michael Elmgreen e Ingar Dragset, è una tappa fissa nel turismo d’arte.
Marfa, però, porta ancora oggi i segni della seconda guerra mondiale, quando qui i linguisti imparavano il russo. Non è insolito, infatti, imbattersi in vecchi edifici dell’epoca con scritte in cirillico, che sembrano finiti in questa parte del mondo quasi per caso.
Addentrandosi nel deserto, si arriva a Terlingua, una cittadina ancora più piccola e isolata. Lontana ore da qualsiasi altro segno di civiltà, è la culla di un eclettico mix di persone. Manifesto di questa vivacità sociale è il Kathy's Kosmic Kowgirl Kafe, un furgone ristorante rosa shocking alle porte della città, dove i racconti stravaganti degli abitanti della zona sono all’ordine del giorno.
Con West Texas Craig Washburn descrive un equilibrio magico e complesso. L’isolamento di queste terre aride e remote ha dato spazio alla vivida libertà artistica delle persone che lo abitano. L’arte, depurata così dal caos delle metropoli, diventa una cosa sola con questo deserto lontano da tutto, raccontandone la storia a coloro che arrivano da tutto il pianeta per esplorarlo.
Barbara Esposito
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