28-01-2019

Westway Architects un progetto tra passato e presente per il nuovo Headquarter di Italiana Costruzioni

Westway Architects,

Moreno Maggi,

Roma,

Headquarters,

Recupero,

Il progetto dello studio Westway Architects per la nuova sede centrale di Italiana Costruzioni come in un viaggio nel tempo porta il visitatore a contatto con il passato dell'edificio: un villino di inizio 900 del quartiere Nomentano di Roma costruito sui resti archeologici di una domus romana.



Westway Architects un progetto tra passato e presente per il nuovo Headquarter di Italiana Costruzioni

Un villino di inizio 900 del quartiere Nomentano di Roma è stato oggetto di un interessante progetto di restauro realizzato dallo studio Westway Architects. Lo scopo: adeguare l'edificio a sede centrale di Italiana Costruzioni e quindi a importanti funzioni di rappresentanza, pur conservando le caratteristiche tipologiche della zona e dando visibilità ai resti archeologici di una domus romana del III secolo d.C. rivenuti all'interno del lotto.
Un programma complesso per la necessità di operare in un tessuto urbano e in un'area fortemente stratificata, coinvolgendo altre due discipline, l'archeologia urbana e l'archeologia sperimentale, ma senza rinunciare alla necessità di offrire una risposta architettonica contemporanea e adeguata alle richieste della committenza.

L'approccio degli architetti è quindi iniziato con uno studio sull'evoluzione storica dell'edificio e del tessuto urbano in cui è collocato. Il quartiere Nomentano di Roma, è caratterizzato da architetture residenziali costruite ai primi del Novecento per ospitare la nascente ed emergente classe borghese del tempo. In questo contesto si colloca anche il villino oggetto dell'intervento dello studio Westway Architects, risalente al 1902. Gli architetti hanno riportato la costruzione alla sua volumetria originaria, attraverso un attento studio di sottrazione di volumi. L'involucro dell'edificio è stato conservato inalterato e sono stati consolidati i muri perimetrali. L'interno invece è stato completamente svuotato e ripensato con una nuova distribuzione dei livelli e dei relativi collegamenti verticali. È stato recuperato il piano seminterrato prima nascosto, dividendo gli accessi pedonale e carrabile. Operazione che ha reso possibile la creazione di uno spazio semi-pubblico destinato alle funzioni di accoglienza e posto in quota con la strada via dei Villini.
Nel corso dei lavori sono emersi i resti di una domus romana risalenti al III secolo d.C., in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio del Comune di Roma sono stati eseguiti gli scavi archeologici e i reperti recuperati sono stati resi visibili al pubblico integrandoli nel nuovo pianoterra dell'edificio, all'interno della reception.

La distribuzione interna completamente ripensata è partita dalla realizzazione del nuovo corpo scala elemento fondamentale nella riorganizzazione dei percorsi e delle connessioni tra i diversi uffici e spazi di lavoro. Al centro della distribuzione gli architetti hanno progettato un nuovo nucleo resistente e funzionale dove sono stati allocati i servizi (toilette, ascensore, impianti). La suddivisione degli uffici è affidata a pareti vetrate e armadiature in legno, scelte che alleggeriscono strutturalmente e visivamente gli spazi rispetto alla solidità delle murature perimetrali. Luce e trasparenza sono elementi fondamentali della progettazione degli interni. Materiali e arredi non mancano di definire il design contemporaneo dell'edificio in cui a pianoterra, grazie anche ai pavimenti vetrati, emergono i resti archeologici e regalano agli utenti un viaggio nel tempo attraverso la storia dell'edificio.

(Agnese Bifulco)

Luogo: Roma, Italy
Committente: Italiana Costruzioni SpA

Progetto architettonico e direzione lavori: Westway Architects (www.westway.it), Luca Aureggi, Maurizio Condoluci
Team di progetto: Simona Gaffi, Antonella Petitti, Flavia Migliorini, Francesco Danielli

Dati dimensionali
superficie lotto complessiva: 980 mq
aree esterne: giardino 400 mq
terrazzi: 400 mq
superficie costruita: 1800 mq (distribuita su 6 piani)

Progetto strutturale: Essegi Ingegneria - Roma
Progetto impianti: Studio associato IMST Progetti - Roma
Lighting designer: Marco Stignani - Roma
Impresa esecutrice: Italiana Costruzione S.p.A

Scavi archeologici Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio del Comune di Roma
ARCHEO Archeologia e tecnologie – Monterotondo
Restauro archeologico: Mazzoleni - Roma

Fotografie: Moreno Maggi


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