09-05-2012

TYIN: rimessa per le barche in Norvegia

TYIN tegnestue Norway,

Norvegia,

Residenze,

Legno,

Fedele alla storia del luogo e agli archetipi architettonici, la casetta di vacanza in riva al mare progettata e costruita da TYIN tegnestue Architects in Norvegia sostituisce una vecchia rimessa per barche recuperandone forma e materiali in chiave ecologica. Dalle stratificazioni del legno di pino norvegese di pavimenti e rivestimenti si legge il linguaggio contemporaneo.



TYIN: rimessa per le barche in Norvegia Fondato solo pochi anni fa in Norvegia, TYIN tegnestue Architects si è già distinto per il suo impegno nella progettazione e realizzazione di architetture in zone del mondo poverissime, come Thailandia, Uganda e Sumatra, dove principio fondamentale è il coinvolgimento della gente, l’uso di materiali trasformati in loco e la costruzione di opere sostenibili in senso lato.
Questo tipo di sensibilità è la ragione che ha spinto il proprietario di una piccola rimessa per barche sulla costa nord-occidentale della Norvegia ad affidare loro la progettazione di una nuova casetta per le vacanze che sostituisca l’architettura precedente senza perderne lo spirito e la presenza.
Nell’Ottocento le coste norvegesi erano punteggiate di rimesse per le barche, dalle quali i pescatori partivano per i loro viaggi in mare e a cui tornavano la sera con il guadagno della giornata: piccole architetture vernacolari, erano un riparo per la barca e l’attrezzatura da pesca. Oggi con la lenta sparizione del mestiere, restano come relitti approdati dal mare tante case in legno, convertite a luoghi di approdo dei vacanzieri, da cui rimirare in solitudine il panorama.

Le pessime condizioni in cui versava la rimessa, risalente alla metà dell’Ottocento, ne ha impedito il restauro rendendone necessario l’abbattimento e la ricostruzione. Questa operazione è stata condotta da TYIN con grande attenzione al recupero dei materiali originali, a cui sono stati aggiunti componenti dismesse e restaurate, provenienti da altri edifici limitrofi, come le vecchie finestre di una casa colonica nelle vicinanze che sono diventate il modulo progettuale con cui sono state definite le distanze tra i pilastri della nuova architettura. La volontà di riutilizzo della maggiore quantità possibile di parti della vecchia rimessa ha fatto sì che questa architettura, a cui è stata data una forma archetipica, si caratterizzi invece proprio per la somma di stratificazioni, quali possibili livelli di lettura della storia del luogo attraverso i materiali: particolarmente interessanti gli intarsi decorativi della porta a due battenti che si affaccia sul mare.


Dopo la costruzione in loco della struttura a pilastri e travi dipinta di bianco, sono stati aggiunti i pavimenti e i pannelli di facciata, tutt’uno con la copertura in pino norvegese: le tavole sono state trattate con uno speciale prodotto derivante dallo scarto biologico della produzione dello zucchero (Kebony). Mentre due fronti della architettura sono fissi, gli altri due si spalancano sul paesaggio, verso il mare e verso una terrazza che prolunga il pavento interno in tavole di pino: la facciata più lunga che dà sulla terrazza è composta da porte basculanti che fanno in modo che, durante la stagione più calda, i confini della casetta si allunghino ad abbracciare la natura.

Mara Corradi

Progetto e realizzazione: TYIN tegnestue Architects
Collaboratori: Marianne Løbersli Sørstrøm, Yashar Hanstad
Committente: Stein Erik Sørstrøm
Luogo: Aure, More og Romsdal (Norvegia)
Inizio Progetto: 2010
Fine lavori: 2011
Rivestimenti in pino norvegese
Pavimento in pino norvegese
Fotografie: © Pasi Aalto

www.tyintegnestue.no


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