“Quando si riesce a guardare il mondo senza vederlo semplicemente come il campo da gioco dell’uomo, non ci si può non accorgere dell’ubiquità delle piante. Sono dappertutto e le loro avventure si intrecciano inevitabilmente alle nostre”,- Stefano Mancuso
Usando la metafora del nido, Keisuke Maeda (UID) intreccia l’architettura nella natura. Nel progetto della sua casa in un bosco a Onomichi usa i materiali per segnare i piani di interazione tra ambienti e funzioni diverse, mentre le barriere verticali sono negate e il disegno delle facciate stimola l’interazione visiva tra interno ed esterno.
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