12-07-2019

Cemento e intonaco per il MO Museum di Libeskind

Daniel Libeskind,

Vilnius,

Musei,

Cemento, Acciaio,

A Vilnius il Museo MO di Libeskind è realizzato in cemento e acciaio,ed è finito con intonaco bianco, che esaltano le fughe direttrici della composizione volumetrica



Cemento e intonaco per il MO Museum di Libeskind Quando la progettazione architettonica decide di costruire un edificio semplice, ma dal forte impatto, e bussa alla porta della tecnologia, questa risponde con un ventaglio di proposte che oggi chiameremmo classiche: cemento, intonaco e vetro.
Il Mo Museum di Vilnius, progettato dallo Studio Libeskind, è un edificio semplice con un'impostazione compositiva entusiasmante, in quanto il desiderio di connettere la piazza con il tetto dell’edificio è immediato. Infatti lo spigolo del museo è una grande apertura con una scala che trascina dentro di sé il visitatore, trasformandosi nel teatro a gradoni dal quale si possono ammirare le opere poste dentro il museo, ma restandosene fuori. Un effetto ottenuto grazie al grande sipario di vetro costituito dalla vetrata obliqua che le protegge.
L’aggetto di questa struttura è di 5 metri, rispetto al piano di posa, e possiede una certa aggressività per chi la vive stando sulla scalinata del tetto. Progettualmente tutto ciò è dovuto alla struttura di cemento principale che sorregge la grande trama metallica di scatolari quadrati, la stessa a cui si aggancia la facciata in vetro. Infatti la grande massa dell’edificio che si ammira da fuori, all’interno è molto scolpita, proprio per raggiungere una forma complessa mirata a ottenere scenari differenti in uno spazio piccolo e contenuto.
L’esterno invece, pur essendo stato realizzato in cemento gettato in opera, non presenta alcuna sbavatura tipica i questo materiale e la superficie è resa ancor più perfetta non solo dall’intonaco bianco e luminoso, che ne risalta l’idea progettuale, ma anche dalle fughe che dirigono lo sguardo dell’osservatore lungo le fondamentali linee di progetto. Così come voluto dagli architetti.
Gli interni, coerentemente con l’esterno, sono ugualmente bianchi, senza che però il colore sia spalmato ossessivamente su ogni superficie, in quanto le ricorriture nere e alcuni dettagli ne impreziosiscono la scelta globale e i controsoffitti microforati in alluminio. Questi, distribuiti su quasi tutta la superficie del museo, mediano correttamente le dosi cromatiche e materiche, senza diventare elementi dissonanti con l’insieme.

Fabrizio Orsini

Design Start: 2015 Construction start: 2017
Grand opening: October 18, 2018
Total floor area: 3,100 sq. m. / 33,368 sq. ft.
Height: 17 m. / 183 ft.
Total of floors: 3 Entrance (Lobby /Reception Area/Bookstore /Educational Areas/Cloakroom): 630 sq. m. / 6,781 sq. ft. Café: 150 sq. m. / 1615 sq. ft. Exhibition Space: 1,500 sq. m. / 16,145 sq. ft. Auditorium: 190 sq. m. / 2,045 sq. ft.
Materials Storage: 500 sq. m. / 5382 sq. ft.
Administrative room: 570 sq. m. / 753 sq. ft.
Primary structure: cast-in-place concrete, prefabricated metal constructions
Façade: glass/aluminum curtain wall, stucco
Terrance: granite pavers
Floors: polished concrete; wood (administration)
Interior Walls: painted gypsum board
Ceiling: perforated gypsum (ground floor hall, second floor exposition)/metal mesh segmented ceiling (main exposition hall)
Spiral stair: prefabricated concrete stair steps, painted metal sheet railing, oak wood handle
Windows: aluminum curtain wall, black mica matte paint finish
Railings:stainless steel 900 sq. m. dedicated to the sculpture garden/300 sq. m. public plaza
Budget: 6.8 Million Euro UAB MMC
PROJEKTAI: Studio Libeskind (USA); Do Architects; Naresta; Baltic Engineers

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