08-01-2021

Qarta Architektura: Five, ex deposito dei tram a Smíchov, Praga

Qarta Architektura,

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Praga,

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Un ex deposito dei tram nel quartiere di Smíchov, a Praga, è oggetto di una forte trasformazione a scopo commerciale. I fronti industriali storici formano lo “zoccolo” di un edificio multipiano in vetro, rivestito in lamiera stirata. Five è il nuovo landmark progettato da Qarta Architektura.



Qarta Architektura: Five, ex deposito dei tram a Smíchov, Praga

L’intervento che passa alla storia come Five nel quartiere di Smíchov, a Praga 5, è un atto conservativo della sola parte pregevole e di interesse storico di un ex deposito dei tram, e poi dei filobus, ai confini della città. L’operazione a scopo immobiliare del general contractor SKANSKA affida allo studio ceco Qarta Architektura il progetto di riqualificazione di un’ampia area all’angolo tra la Na Valentince e la via ad alto traffico Svornosti, che costeggia il fiume, nell’parte ovest della città. Con lo scopo di rendere utilizzabile uno spazio urbano da tempo in disuso, si aggiungono ben 5 piani e una terrazza belvedere sopra il vecchio stabile, di cui si conservano esclusivamente le facciate su strada. La porzione occupata originariamente dal deposito si trasforma in un edificio multipiano, più in linea con quella che è oggi la scala del quartiere. La rete ci aiuta a ricostruire la storia di questo sito, dove un primo edificio a capriate in legno fu eretto alla fine dell’Ottocento con la funzione di terzo deposito delle carrozze e dei cavalli della città, nei pressi della stazione della linea ferroviaria Plzeňská – Západní. Con il passaggio dalle carrozze ai tram elettrici, ai primi del Novecento il volume originale fu abbattuto e sostituito da un secondo, quello dello stato di fatto precedente all’intervento di Qarta Architektura.
Quartiere periferico a vocazione industriale, con un’ampia porzione dedicata nel tempo ai binari e alla movimentazione delle merci, Smíchov si è trasformato negli anni diventando un distretto commerciale, che ospita principalmente uffici, negozi e palazzi residenziali, simboleggiato dal dinamismo delle facciate a vetri del Golden Angel di Jean Nouvel. Gli architetti raccontano che lo sviluppo urbano dell’area e la costruzione di nuove strade “soffocò” progressivamente il terreno destinato all’infrastruttura dei trasporti e, non includendola nella pianificazione, la rese di fatto inutilizzata. Per molto tempo l’edificio industriale a un piano con gradi finestre vetrate fu valutato di difficile ricollocazione funzionale e fu abbandonato, mentre la città tutto intorno cresceva e trovava nuova vita nella trasformazione.
In termini globali si è innanzitutto valutata la possibilità di inserire il volume storico in un complesso unitario che fosse alla stessa scala della cortina edilizia propria delle strade dell’area, che negli anni aveva raggiunto quote molto più alte per la presenza di nuovi corpi misti, residenziali e commerciali. Sei livelli sono dunque stati aggiunti sopra terra, di cui l’ultimo leggermente arretrato rispetto agli altri, per ridurre l’impatto del complesso dal basso, e tre interrati per i parcheggi. Dietro, e dall’interno dell’isolato, emerge ancora il camino in mattoni, simbolo di una delle fabbriche che erano sorte dopo la costruzione dello scalo. Il passo successivo ha determinato nuovi usi e tipologie più adatte alla riattivazione dell'area, introducendo un negozio e un ristorante (il Five appunto) al piano terra, e destinando a uffici i piani superiori. Conservare e restaurare gli elementi architettonici storici è stato di grande importanza per mantenere l’identità industriale del sito e per preservarne la memoria storica.
L’ex deposito tramviario è stato dunque completamente svuotato all’interno, conservando unicamente la facciata più lunga su Na Valentince e l’altra su Svornosti. Quello che originariamente era un basamento in rilievo è stato tagliato estendendo la dimensione delle finestre tra le lesene e creando così ampie vetrate, perché gli interni fossero posti in stretta relazione con la strada. Le cromie storiche non sono state conservate, ma coperte da un manto di intonaco grigio, che riprende i toni freddi e hi-tech del corpo di ampliamento. Quest’ultimo si erge, imponete, sopra il volume storico - che potrebbe essere definito ora il suo “basamento” -, ma smaterializza il suo peso grazie alle facciate trasparenti, completamente rivestite per fasce da una pelle in lamiera stirata a maglia quadrata. Dal punto di vista energetico, si tratta di una facciata a doppi vetri coibentati con brise soleil in metallo traforato in grado di ridurre l’irraggiamento e garantire un certo grado di privacy, senza limitare la qualità dell’illuminazione naturale. Il rigore geometrico del corpo aggiunto, con il rivestimento a moduli metallici a sbalzo, è in contrasto con gli stilemi architettonici storicisti dell’ex deposito, pur di carattere industriale, ma proprio questa distanza diventa attraente nel fronte stradale.
Un progetto che ricorda molto quello che lo studio Qarta Architektura fece per il nuovo auditorium esterno alla sede del Politecnico di Jihlava, un edificio dei primi del Novecento, dove lamelle verticali in alluminio costituivano il rivestimento e la decorazione hi-tech della nuova struttura in rapporto a “ordine e regola espressi dal palazzo storicista alle sue spalle”. Un’operazione che aveva dato vita a un punto nascosto e inutilizzato dell’area creando, proprio come nel caso di Smíchov, un nuovo landmark.

Mara Corradi

Architects: Qarta Architektura
Authors: David Wittassek, Jiří Řezák, Pavel Fanta
Location: Na Valentince 3336/4, 150 00 Prague 5 – Smíchov, Czech Republic
Project year: 2011
Completion year: 2017
Office space: 13.270 sqm
Retail: 1.092 sqm
Client: SKANSKA
General contractor: SKANSKA
Historic structure report: Alena Krušinová
Photographer: BoysPlayNice www.boysplaynice.com

www.qarta.cz
www.skanska.cz


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