
In occasione dell'Expo 1992, infatti, la costruzione dell'Alamillo, insieme a quella di nuove infrastrutture, di strade, alberghi e parchi, ha contribuito a definire la configurazione architettonica di quest'area e ad arricchire la sua rilevanza paesaggistica.
L'opera, inoltre, rispecchia pienamente il modo di fare architettura di Calatrava, sempre orientato alla ricerca di forme leggere, a un disegno che trasmetta l'idea del movimento e all'innovazione tecnologica.
Definito icona culturale del ventesimo secolo, è l'opera che maggiormente fa emergere il binomio architettura-ingegneria, così come viene vissuto da chi, oltre ad essere architetto e ingegnere, è anche scultore.
Il ponte è, infine, un segno della transizione della società industriale ad nuova fase in cui, la creazione di valore dipende sempre più dall'integrazione, nello stesso progetto, di tecnologie all'avanguardia, di capacità organizzative e di immaginazione
Laura Della Badia