12-06-2018

Zaha Hadid Architects Lushan Primary School tra la Cina e Milano

Zaha Hadid Architects,

Nanchang, Cina, Milano,

Mostre, Asilo, Scuole & Università,

La scuola primaria Lushan in costruzione in Cina e altri selezionati lavori dello studio Zaha Hadid Architects sono in mostra a Milano fino al 30 giugno presso la House of Art and Artists (HOAA) in prossimità del Campus Bovisa - Politecnico di Milano.



Zaha Hadid Architects Lushan Primary School tra la Cina e Milano

In collaborazione con la House of Art and Artists (HOAA) di Milano e in occasione della Milano Design Week, lo studio Zaha Hadid Architects presenta fino al 30 giugno una mostra dedicata alla nuova scuola elementare Lushan in costruzione in Cina, nella provincia di Jiangxi, e ad altri selezionati lavori. La mostra mette in rilievo il design innovativo della scuola correlandolo ad altri progetti dello studio, tutti accomunati dalla profonda ricerca e sperimentazioni su materiali e tecniche costruttive che caratterizza molti progetti dello studio Zaha Hadid Architects. Lavori in cui la progettazione digitale avanzata si fonda con pratiche costruttive sostenibili, proponendo soluzioni innovative per le sfide proposte dal mondo contemporaneo.

La Lushan Primary School è in costruzione in Cina a 160 km a nord-ovest di Nanchang, capitale della provincia di Jiangxi. La scuola voluta da Jinggan Yu, presidente del College of the Arts di Jiangxi, per offrire migliori possibilità ai bambini della sua città natale è stata progettata per accogliere i 120 piccoli studenti provenienti dai 12 villaggi locali e servire quindi una popolazione complessiva di circa 1.800 persone.
La zona interessata è infatti un'area agricola circondata da montagne e corsi d'acqua alimentati dalla Zhelin Reservoir, la più grande diga dell'Asia. Il sito prescelto è su una piccola penisola circondata per tre lati dall'acqua e confinante con terreni agricoli a nord. La scuola e i suoi cortili sono in posizione sopraelevata per proteggere le strutture da eventuali inondazioni. L'area ha una vocazione agricola ma vanta anche una lunga tradizione nella produzione di ceramica di altissima qualità risalente alla dinastia Ming. Agli architetti è stato richiesto quindi di progettare un complesso di edifici che potesse diventare un punto di riferimento per la comunità tenendo conto della storia dei luoghi. La scuola è infatti dotata anche di dormitori e laboratori da dedicare all'apprendimento di materie extra-scolastiche o per ospitare artisti e docenti esterni.

Il contesto agricolo dell'area ha guidato i progettisti di Zaha Hadid Architects nella definizione di un campus dove sia le aule per la formazione, che gli altri edifici di servizio e i dormitori fossero in collegamento diretto con l'ambiente rurale. Le aule in particolare consentono diverse modalità di apprendimento sia al chiuso che all'aperto. Sono disposte in modo da ricevere le migliori condizioni di luce e ventilazione naturale e allo stesso tempo inquadrare specifiche vedute del paesaggio naturale circostante. In più gli edifici sono disposti in modo che le loro coperture, tutte volte a botte a sezione parabolica, si aprano verso il fiume. La forma delle coperture e il loro prolungarsi oltre le pareti degli edifici offre migliori condizioni di inerzia termica, assicurando anche agli spazi di insegnamento all'aperto una maggiore protezione dall'insolazione e in generale dal clima subtropicale della regione. Il grande cortile centrale su cui si aprono i diversi edifici è lo spazio di circolazione principale ed è utilizzato anche come area giochi per i bambini.

In memoria dell'antica tradizione di produzione di ceramiche di altissima qualità, le finiture esterne della scuola e rivestimenti delle coperture sono stati progettati tutti in ceramica secondo diversi gradienti di colori legati alle funzioni che vi si svolgono all'interno.

(Agnese Bifulco)

Architect: Zaha Hadid Architects
Design: Patrik Schumacher
ZHA Project Director: Charles Walker, Nils Fischer
ZHA Project Architect: Michal Wojtkiewicz
ZHA Project Associate: Armando Solano
ZHA Project Team: Nassim Eshaghi, Nastasja Mitrovic, Marko Margeta, Hung-Da Chien
Engineering: Shing and Partners Design Group (SPDG)

Render courtesy of Zaha Hadid Architects


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