19-05-2017

Flatland II di Aydin Büyüktaş

Il fotografo e artista multimediale turco Aydin Büyüktaş indaga con Flatland l'interazione tra spazio bi- e tridimensionale, regalando agli spettatori, grazie alla particolare elaborazione dei suoi scatti, un raro senso di vertigini, allo scopo di far riflettere sulla profondità dell'immagine.



Flatland II di Aydin Büyüktaş Il fotografo e artista multimediale turco Aydin Büyüktaş indaga con Flatland l'interazione tra spazio bi- e tridimensionale, regalando agli spettatori, grazie alla particolare elaborazione dei suoi scatti, un raro senso di vertigini, allo scopo di far riflettere sulla profondità dell'immagine.


Guardare le immagini della serie Flatland del fotografo e visual artist turco Aydin Büyüktaş diventa un'esperienza visiva unica, poiché mette davanti agli occhi di tutti quanto accadrebbe in presenza di un “buco nero” sulla terra, ovvero della curvatura spaziotemporale. 
Ciò che in astrofisica viene causato dalla presenza di un“oggetto la cui forza di gravità è talmente intensa che nulla può sfuggirgli, nemmeno la luce” (definizione del buco nero secondo il fisico americano John A. Wheeler, che lavorò con Albert Einstein), nel caso di Flatlands è il risultato di un lungo lavoro concettuale e artistico.
Fortemente affascinato dalla letteratura di fantascienza, come Isaac Asimov e H.G.Wells, Aydin Bükütas ha coltivando negli anni un interesse verso universi paralleli, buchi neri, cunicoli spazio-temporali e la gravità, utilizzando il proprio linguaggio visivo per dare forma a questa idea della curvatura dello spaziotempo.
Nel suo processo creativo lavora con molti layer, non solo di immagini, ma anche di significato e profondità, traendo ispirazione dal libro “Iperspazio. Un viaggio scientifico attraverso gli universi paralleli e le distorsioni del tempo e la decima dimensione” del fisico Michio Kaku. 
Per i suoi scatti della serie “Flatland II” Aydin Büyüktaş ha scelto, esplorando Google Earth, le aree meglio indicate tra Arizona, Texas, California e il New Messico. Così in un viaggio di oltre 16mila km, e nel giro di un mese, ha fotografato 45 luoghi, di cui ne ha selezionati 35 per creare i 19 collage che meglio rappresentano la sua idea visiva.
Queste immagini di luoghi solitamente anonimi o borderline, come il posteggio di un autodemolizioni, serre abbandonate o un campo di football americano, sono il risultato della sapiente combinazione di 18-20 scatti. Un lavoro durato due mesi in cui Aydin Büyüktaş per realizzarlo si è avvalso della sua esperienza nella creazione di effetti speciali, 3D e animazioni.
Guardando con attenzione Flatlands si ha la possibilità di scorgere tutte le dimensioni dello spazio in cui siamo iscritti, lo stesso che potrebbe anche non essere lineare e più profondo di quanto si pensi. Insomma un cunicolo spazio-temporale, il cosiddetto “wormhole”, può trovarsi pure in un orto periurbano del Texas.

Christiane Bürklein (@chrisbuerklein)

Aydin Büyüktaş
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