12-06-2020

Next Landmark 2020 il vincitore è Planetary Garden di Bruna Sigillo

Bruna Sigillo,

Fiorano Modenese,

Iris Ceramica Group, NextLandmark,

Si è conclusa la nona edizione di NextLandmark, il contest internazionale per architetti e designer promosso da Fondazione Iris Ceramica Group e Floornature, il portale di architetture e design edito da Iris Ceramica Group. Il concorso intitolato "Un giardino educativo a Fiorano Modenese" è stato vinto dal progetto Planetary Garden dell'architetto Bruna Sigillo.



Next Landmark 2020 il vincitore è Planetary Garden di Bruna Sigillo

Il giardino dell’asilo infantile “Casa Coccapani” a Fiorano Modenese (MO) potrebbe diventare un "giardino planetario" per l'architetto Bruna Sigillo, vincitrice del Next Landmark 2020. A lei la giuria del premio composta da: Mario Cucinella (MCA ARCHITECTS / School of Sustainability), Massimo Imparato (SOS - School of Sustainability), Don Antonio Lumare parroco di Fiorano Modenese (Presidente Fondazione Coccapani), Francesco Tosi sindaco di Fiorano Modenese, Federica Minozzi (Fondazione Iris Ceramica Group), Paolo Schianchi (arch docente IUSVE), ha deciso di assegnare: la borsa di studio per partecipare al Master in Sustainable Design di SOS - School of Sustainability, il viaggio di andata per raggiungere Bologna dove ha sede SOS - School of Sustainability, la diffusione online del progetto sui media del gruppo e l'attestato di vittoria del “NEXTLANDMARK INTERNATIONAL CONTEST 2020”.
La giuria ha inoltre assegnato tre menzioni speciali a: Alberto Ferrara per "Back to the Roots", Nina Gogina per "Educational Garden", Carolina Pelosato per "Treasure Island".
Per la sua nona edizione, il contest internazionale per architetti e designer, promosso da Fondazione Iris Ceramica Group e Floornature, aveva scelto la forma del "Concorso di idee", con procedura aperta e in forma anonima e individuale, riservandolo ai giovani progettisti e creativi delle discipline dell'architettura e del design laureatisi a partire dall’anno 2010. I concorrenti erano stati invitati a elaborare una proposta ideativa sulle nuove aree esterne dell’asilo infantile “Casa Coccapani” a Fiorano Modenese (MO), avendo a disposizione: il rilievo dello stato di fatto, la documentazione fotografica e video del sito oggetto del concorso di progettazione, unitamente a un budget, la realizzazione delle opere non poteva infatti superare il limite ipotetico di 40.000 euro. La scuola Coccapani è stata oggetto di un intervento di adeguamento sismico e di un recente recupero edilizio, a cui non è seguito un ridisegno e una valorizzazione delle aree esterne. Il concorso di idee invitava quindi a trasformare uno spazio privo di qualità in un “giardino educativo”, ma senza comportare modifiche sostanziali al layout degli spazi carrabili e conservando gli alberi esistenti.

Indicazioni che sono state puntualmente accolte nel progetto Planetary Garden” dell'architetto Bruna Sigillo che con un intervento leggero ha rispettato le strutture e le alberature esistenti, introducendo però nuovi valori e possibili funzioni attraverso pochi e studiati elementi. Dall'inserimento di arbusti profumati e con fiori che colorano e sottolinenano l'ingresso e quindi l'accoglienza di bambini e genitori, alla sistemazione del limite verso la città, per realizzare una facciata verde che diventi il nuovo bordo urbano. Dalla creazione di un'aula all'aperto sfruttando l'unico muro di recinzione e come tetto le chiome degli alberi, all'introduzione di attrezzature a supporto dell'insegnamento che rispondano ai cinque campi di esperienza. O ancora dall'idea di un parterre che diventa area gioco, attraverso un inserto colorato nel viale di accesso che crea una linea guida per i percorsi interni e un gioco-guida che facilita le disabilità. Fino alla realizzazione di un grande anello interattivo che circoscrive parti del giardino diventando, a secondo dell'occorrenza, una seduta, un piano di appoggio, un limite di protezione o la soglia di accesso a un mondo tutto da immaginare. Il giardino pensato dall'architetto Bruna Sigillo, oltre a essere pedagogico ed ecologico, è anche collettivo e produttivo. L'architetto suggerisce che la realizzazione stessa del giardino possa avvenire attraverso diversi gradi di intervento, con un parte soft rappresentata dalle piantumazioni di arbusti e fiori che può diventare un importante momento della collettività, così come la successiva cura degli spazi. La produttività è invece legata alla presenza di specie vegetali dedicate a usi alimentari, aromatici o estetici, nonchè alla presenza di un semenzaio e di un nursery per le piantine curate dai bambini, che potrebbero diventare un successivo dono per gli altri giardini della città. Il Planetary Garden progettato dall'architetto Bruna Sigillo, quindi non solo recupera e valorizza l'esistente, ma travalica i confini fisici del giardino per porre un'idea semplice quanto dirompente: quella di una scuola che diventa “vivaio” per la città, un vivaio umano e vegetale, doveva imparare a essere “giardinieri planetari” nell'accezione del biologo e paesaggista francese Gilles Clément.

(Agnese Bifulco)

Project Name: Planetary Garden
Architect: Bruna Sigillo
Images: Bruna Sigillo


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