30-03-2020

L'architettura entra in campo per l'emergenza Covid-19

Italo Rota, Carlo Ratti,

Milano,

Ospedali,

Un team internazionale composto da architetti, ingegneri, medici, esperti militari e ONG, ha dato vita a un progetto open-source che converte i container in unità di cura intensiva, da allestire in poco tempo nei territori dove è necessario far fronte a emergenze sanitarie, come quella da Covid-19. Il primo prototipo è in costruzione in Italia a Milano, al progetto ha contribuito anche lo studio Carlo Ratti Associati con Italo Rota.



L'architettura entra in campo per l'emergenza Covid-19

Il riuso di container in ambiti diversi dalle spedizioni, funzione primaria di questi moduli, rientra nelle proposte di un riciclo intelligente e di un'architettura sostenibile. Tralasciando esempi creativi o abitativi, pensiamo, per esempio, a Khartoum in Sudan, dove lo studio Tamassociati ha progettato il Container Medical Compound dell'ONG italiana Emergency, trasformando i container usati per il trasporto di materiale e poi abbandonati. Ancora, in provincia di Modena - Italia, dopo il terribile sisma che ha colpito quel territorio nel 2012, l'azienda BOX4IT ha usato 34 container riciclati in acciaio Cor-Ten per creare una struttura su due piani antisismica, riportando la vita commerciale nel paese di Cavezzo.

Il container è l'elemento centrale anche di CURA, acronimo di Connected Units for Respiratory Ailments (“Unità connesse per le malattie respiratorie”). Si tratta di un sistema messo al punto da una task force internazionale composta da architetti, ingegneri, esperti militari e ONG, ma aperto anche ad altri contributi. Scopo del progetto è riconvertire container da spedizione in un'unità di terapia intensiva, stanze di biocontenimento che si possono facilmente trasportare per far fronte all'emergenza Covid-19. Il sistema grazie alla sua modularità si può accrescere in step successivi e replicare dovunque ci sia bisogno di aumentare i posti di terapia intensiva. Il primo modulo prototipo è attualmente in corso di realizzazione a Milano.

Il team internazionale, a cui ha contribuito anche lo studio Carlo Ratti Associati con Italo Rota per il design e l'innovazione, ha lavorato su un modulo container usato per le spedizioni. Il container è stato trasformato in una unità compatta di terapia intensiva diventando una struttura a biocontenimento grazie a un sistema a pressione negativa, caratteristiche che lo rendono adatto al trattamento di pazienti con malattie respiratorie come quelle provocate dal Covid-19. L'esperienza nella gestione dell'emergenza Covid-19, in Cina e in Italia, ha infatti dimostrato che le strutture temporanee come gli ospedali da campo hanno l'indubbio vantaggio della velocità di realizzazione ma espongono il personale sanitario a un maggior rischio di contagio. La costruzione di unità prefabbricate di biocontenimento richiede invece un maggior dispiego sia di tempo che di risorse per la sua realizzazione. CURA trae il meglio dai due sistemi. Il modulo base è lungo circa 6 metri e attrezzato per accogliere due pazienti in terapia intensiva. È un'unita autonoma che può essere trasportata e usata ovunque, ma che grazie alle strutture di biocontenimento rende le attività mediche sicure come nel reparto di isolamento di un ospedale. I progettisti hanno messo a punto anche un sistema di connessione tra diverse unità, costituito da un corridoio gonfiabile. In questo modo si possono creare configurazioni multiple dall'unione di 2 moduli, pari a 4 posti letto, fino a configurazioni con 40 posti letto. I moduli sono facilmente trasportabili su gomma, treno o nave in ogni parte del mondo, questo rende semplice e veloce l'allestimento delle unità di terapia intensiva in prossimità di un ospedale, per aumentare rapidamente il numero di posti letto e la capacità dell'infrastruttura locale.
CURA è un progetto sviluppato senza scopo di lucro, secondo una modalità open-source aperta quindi a ulteriori contributi e suggerimenti.

(Agnese Bifulco)

CREDITS
CURA-Connected Units for Respiratory Ailments
www.CURApods.org

Images courtesy of CRA-Carlo Ratti Associati
Video Credits: Squint/Opera
Sponsor the first prototype of CURA: UniCredit bank
List of people and organizations who have contributed thus far to CURA (in chronological order): CRA-Carlo Ratti Associati with Italo Rota (Design and Innovation), Humanitas Research Hospital (Medical Engineering), Policlinico di Milano (Medical Consultancy), Jacobs (Alberto Riva - Master Planning, design, construction and logistics support services), studio FM milano (Visual identity & raphic design), Squint/opera (Digital media), Alex Neame of Team Rubicon UK (Logistics), Ivan Pavanello of Projema (MEP Engineering), Dr. Maurizio Lanfranco of Ospedale Cottolengo (Medical Consultancy)

With the support of the World Economic Forum: COVID-19 Action Platform, and Cities, Infrastructure and Urban Services Platform


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