10-04-2019

H&P Architects: S Space centro culturale in Vietnam

H&P Architects,

Nguyen Tien Thanh,

Dong Van town, Vietnam,

Cultural Center,

S Space in Vietnam è un centro culturale ma anche un modello di evoluzione dell’architettura. H&P Architects progetta S Space nel villaggio di Dong Van, per sensibilizzare sul grave problema dello sfruttamento paesaggistico nel territorio vietnamita del Kem Trong.



H&P Architects: S Space centro culturale in Vietnam

Nel progetto per un nuovo centro culturale nel villaggio di Dong Van, in Vietnam, H&P Architects si impegna in una dichiarazione di intenti. S Space è il nome proposto alla nuova opera, dove S sintetizza l’espressione “save the stone & scaffolding”. Il concetto appare più chiaro quando si osserva nel dettaglio il progetto architettonico, a partire dall’utilizzo di materiale riciclato per la realizzazione di gran parte della struttura e della copertura.
S Space si trova all’incrocio tra un importante asse stradale e una via minore, che immette in un’area urbana di recente formazione, in cui è prevista un’alta densità abitativa. Non lontano un’estesa zona a sviluppo industriale. Ci troviamo nel distretto di Duy Tien, nella provincia di Ha Nam, che come tante in Vietnam sta subendo un veloce processo di edificazione, per lo più incontrollata, che letteralmente trasforma in quartieri residenziali senza qualità intere fette di terreno un tempo adibite a coltivazioni. Pur essendo molto giovani, o forse proprio per questo, se si pensa a chi ai giorni nostri sta guidando la protesta per il cambiamento climatico, Doan Thanh Ha e Tran Ngoc Phuong di H&P Architects lavorano da sempre su questo aspetto di forte interesse per la disciplina architettonica, cercando di immaginare scenari abitativi in cui la componente naturale è parte integrante di quella artificiale, quasi una forma di restituzione alla terra di quanto l’uomo ha modificato. E’ il caso della Brick cave di Hanoi e del modello AgriNesture per le città vietnamite che Floornature ha presento nei mesi scorsi.
Il progetto di S Space rilancia la questione su una tipologia architettonica diversa: uno spazio culturale aperto a tutti, in cui organizzare eventi artistici, che sia un luogo di incontro e scambio, dotato di un caffè in cui intrattenersi. Dal momento che gli intenti erano che questo locale offrisse per la gente un’attività quotidiana, in grado di rappresentare una certezza nella vita di quartiere, i progettisti hanno immaginato uno spazio letteralmente sempre aperto, ovvero privo di porte. S Space è un edificio che occupa una superficie di 300 metri quadrati (non molti per la tipologia), ben identificabile dalla via per il suo aspetto vagamente archetipico, muri in pietra e una grande copertura a due falde che richiama l’idea della capanna. E come la capanna ha aperture ma non ha porte, non ha sistemi fissi di chiusura sull’esterno, solo tende. Tutto in questo progetto rimanda alla provvisorietà, alla temporaneità, alla flessibilità, anche i materiali. Il tetto a due falde è realizzato in canne di bambù sorrette da un sistema di travature in sottili tubi d’acciaio, recuperati da sistemi di ponteggio per costruzioni e dipinti di una tonalità simile al legno perché ci sia uniformità d’insieme. Le fotografie notturne offrono a distanza la percezione di un grande tetto di paglia, leggero e smontabile, di poco impatto visivo. La tessitura metallica si aggrappa a un volume edilizio a un solo piano, definito dalla disposizione disordinata di setti in pietra. Nell’immagine dei progettisti i muri rappresentano le montagne e la copertura ricorda le nuvole: l’architettura evoca così il paesaggio di Kem Trong, una terra situata tra le province di Ha Nam e Ninh Binh, che l'estrazione illegale di rocce sta gradualmente trasformando.
Osservando nel dettaglio, si nota che i muri sono realizzati utilizzando pietre di scarto provenienti dai cantieri edili o detriti di roccia del Kem Trong. La straordinaria ricchezza di questi setti nasce paradossalmente dall’accostamento di pietre avanzate, gettate via, con tagli, segni e lavorazioni molto differenti che nel loro accostamento assumono una valenza decorativa. Secondo H&P Architects, questo esprime “la nostalgia e il rimpianto della popolazione locale per il paesaggio”.
In esso si fondono leggerezza e solidità. La copertura in bambù e tubi di metallo è leggera ma anche estremamente solida perché elastica. Rivestita di una superficie in policarbonato trasparente, è mantenuta fresca da un sistema di nebulizzatori. Il piano appare compatto e solido grazie alla pietra, eppure all’interno offre un susseguirsi di cunicoli, scorci inattesi e spazi in trasformazione. La vegetazione è una presenza costante: all’esterno, dove lo specchio d’acqua con le piante costituisce uno spazio filtro e l’immateriale confine con la città e il quartiere; all’interno, dove il verde si guadagna appositi spazi negli ambienti. La libertà di circolazione, la tortuosità dei percorsi, l’assenza di finiture e la crescita spontanea del verde annullano la tradizionale frattura tra esterno e interno, cosicché il passaggio sia labile, graduale, quasi inesistente.
Difficile dare una definizione al progetto S Space: né un interno, né un esterno, né una casa né un museo, né un allestimento, né un edificio. Forse è piuttosto un simbolo, un modello architettonico che tenta di ricucire la frattura tra uomo e natura, o almeno di renderla evidente alle coscienze.

Mara Corradi

Architects: H&P Architects
Team: Doan Thanh Ha,Tran Ngoc Phuong, Nguyen Hai Hue, Nguyen Duc Anh, Tran Van Duong, Trinh Thi Thanh Huyen
Location: Dong Van town, Duy Tien district, Ha Nam province, Vietnam
Construction: Dong Phat company and local workers
Land section area: 720 sqm
Construction area: 300 sqm
Steel pipes (d = 4,2 cm, previously used as construction scaffolding)
Bamboo sticks (roofing, flooring)
Stone structure
Date of completion: July 2018
Photographs: © Nguyen TienThanh

www.hpa.vn


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