09-09-2016

Fabrice Fouillet. Colossi.

Fabrice Fouillet è un fotografo francese che vive a Parigi.



Fabrice Fouillet. Colossi. Fabrice Fouillet è un fotografo francese che vive a Parigi. I suoi progetti sono spesso incentrati sulla relazione tra uomo e ambiente. 

Il fotografo francese Fabrice Fouillet, premiato 2013 nella categoria Architettura dei Sony Awards con la serie “Corpus Christi” che esplora i luoghi della fede, condivide con noi la sua ricerca Colosses, colossi.
Come afferma il titolo Fouillet ritrae grandi statue sparse per il pianeta dalla Russia all'Indonesia, dal Senegal al Giappone, dove si trova “Dai Kannon”, a Sendai, che con i suoi 100 metri di altezza è una delle più grande statue del mondo (la più grande è in Cina, lo Zhongyuan-Buddha). 
Quella di Fabrice Fouillet è quindi un'indagine fotografica che approfondisce visivamente la relazione tra il personaggio storico, politico o religioso immortalato e la percezione della sua statua da parte del pubblico. Una ricerca visiva dedicata alla memoria collettiva espressa in forma di landmark iconico. In altre parola la sua è una restituzione fotografica della relazione tra monumento e contesto
Da questi presupposti nascono delle immagini veramente estranianti, in quanto Fabrice Fouillet, per la loro realizzazione, cerca punti di vista esterni al contesto puramente monumentale in cui sono inserite. Con  tale espediente visivo il fotografo riesce a dare una nuova interpretazione al monumento, mostrandolo al pubblico contestualizzato in un paesaggio più ampliato. Fabrice Fouillet quindi, fotografando le statue avulse dalla loro area dedicata, ovvero le architetture e costruzioni di servizio, evidenzia la dimensione gigantesche di questi artefatti. Da notare come le figure umane presenti nelle immagini sottolineino fortemente l'imponenza del gesto artistico, grazie alla scala umana. 
Ed è proprio questo il nocciolo della ricerca fotografica di Fabrice Fouillet che, a parte la grandezza che può sembrare interessante, affascinante e in alcuni casi persino estraniante, si dice attirato da quella che appare come una necessità umana: "costruire delle dichiarazioni colossali e simboliche che esse siano legate alla fede, al credo politico o alla storia". E non stiamo parlando di un passato remoto, perché la maggior parte delle statue da lui ritratte sono state costruite negli ultimi 15 anni. 
Veri esempi pedagogici in pietra, colossi che il fotografo Fabrice Fouillet ci mostra in tutta la loro potenza non solo grazie alla loro relazione con il contesto urbano o paesaggistico, ma anche attraverso il sottile rimando al substrato socioculturale della loro posizione geografica.

Christiane Bürklein (@chrisbuerklein)

Fabrice Fouillet
http://fabricefouillet.com/

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