18-05-2022

CTA Creative Architects: Casa 2Hien a Tay Ninh, Vietnam

CTA Creative Architects,

Hiroyuki Oki,

Vietnam,

Ville,

La Casa 2Hien a Tay Ninh è un esperimento per il rafforzamento dei legami familiari e un antidoto al consumo di suolo abitato a discapito dello spazio comunitario. Si scopre che un nuovo rapporto tra privacy e condivisione è anche in grado di ridurre il fabbisogno energetico.



CTA Creative Architects: Casa 2Hien a Tay Ninh, Vietnam

Bui The Long, Vo The Duy e Nguyen Thi Xuan Thanh sono i tre fondatori dello studio CTA Creative Architects di Ho Chi Minh e i progettisti della Casa 2Hien, costruita nel 2020 a Tay Ninh, a nord della capitale del Vietnam. Laureati alla Ho Chi Minh City University of Architecture, fanno parte di quella generazione di giovani che opera oggi nel Vietnam con consapevolezza e sensibilità sul tema dell’incremento della densità abitativa e del consumo di suolo nelle aree urbanizzate. 
“Come molti altri paesi del mondo, anche il Vietnam subisce gli effetti del Riscaldamento Globale. I disastri naturali sono più frequenti, temperatura e inquinamento dell'aria aumentano. Gli abitanti delle grandi città vietnamite non soffrono solo per la sovrappopolazione e la mancanza di spazi verdi ma anche per la pressione dell'urbanizzazione, e questo influisce negativamente sulla loro salute fisica e mentale. Trascorrere del tempo in famiglia e tenersi in contatto con gli altri sembrano cose ormai dimenticate” 
scrivono commentando il progetto della Casa T a Binh Duong, ultimato nel 2017 e sviluppato a partire da una riflessione sulla possibilità di coabitazione tra generazioni diverse. In quel progetto essi avevano sviluppato un’abitazione su due livelli e per blocchi volumetrici alternati a dei vuoti. I nuclei privati erano distanziati da ambienti in cui tre generazioni della famiglia potevano ritrovarsi e godersi la natura ambientata all’interno dello spazio abitativo. La piazza pubblica, sempre più svilita nei processi di urbanizzazione di grandi città come Binh Duong, veniva in un certo senso ricreata all’interno della dimora privata, che assumeva idealmente le sembianze e le funzioni di un villaggio. La casa incoraggiava così a trascorrere più tempo nell’ambiente comune, rafforzando i legami familiari.
Si tratta di una ricerca affine a quella portata avanti con la successiva Casa 2Hien nella città di Tay Ninh, eretta come nuova costruzione su una stretta lingua di terreno, incastonata tra le altre e affacciata su una delle principali direttrici che attraversano il centro. L’edilizia delle periferie ha tratti comuni alla cosiddetta tipologia della casa-tubo, tipica dell’architettura vietnamita delle grandi città, in cui storicamente coabitavano su piani diversi più generazioni della stessa famiglia. L’edificio sale meno in altezza, ma mantiene la pianta allungata con affacci solo anteriori o eventualmente posteriori. La necessità di luce, aria e prospettiva legata al concetto di benessere, mentale e fisico, porta oggi gli architetti a rivedere il rapporto tra porzione costruita e porzione libera, tra superficie coperta e superficie scoperta, tra spazio privato e spazio comune all’interno della pianta, ripensandone la distribuzione. Nella Casa 2Hien questo riduce a meno della metà lo spazio costruito all’interno del lotto, lasciando il resto a soluzioni versatili, in questo caso completate a giardino.

Il progetto dispone due corti nella parte anteriore e posteriore del lotto e struttura la porzione centrale dividendola ulteriormente in due, con un patio al centro, protetto da una vetrata alla sommità. Grazie alle aperture a nord e a sud e al piano superiore svettante oltre l’altezza media dei fabbricati attigui, l’architettura riesce a convogliare nel patio una grande quantità di luce solare e ad assicurare la ventilazione naturale costante, con evidenti benefici in termini di risparmio energetico.
Il tema della coabitazione viene qui declinato su due generazioni solamente, genitori e figli, ai quali viene destinata rispettivamente una porzione del primo piano. Le parti sono distinte, ma affacciandosi entrambe sul patio, dialogano e si completano a vicenda. Sono infatti progettate come “verande” in quota, collegate da una passerella sospesa sul piccolo giardino interno e da una scala che vi conduce e in cui si trovano anche il soggiorno, la zona pranzo e la cucina.
I maggiori rischi delle abitazioni edificate su lotti così conformati sono proprio quelli di avere una sequenza di stanze connesse solo da percorsi di transito, lontane e scollegate dagli spazi condivisi. L’inserimento del patio e del sistema delle verande crea al contrario situazioni di condivisione pur nella quotidianità degli spazi del singolo.
“Nei ricordi di molti, la veranda non è solo lo spazio di transizione tra l'interno e l'esterno dell'abitazione, un riparo dalla luce del sole e dalla pioggia, un luogo dove potersi godere la brezza fresca, ma un luogo dove i bambini si siedono ad aspettare le torte della nonna quando tornano dal mercato, dove le madri raccolgono la verdura o dove la famiglia si riunisce per confezionare torte per la festività vietnamita del Tet" scrivono gli architetti, raccontando anche qualcosa delle usanze del loro paese. Le verande sono dunque inserite come spazi in cui la famiglia può restare vicina perché in comunicazione visiva, dove si può percepire la quotidianità dell’altro. Al piano superiore le camere dei bambini e degli adulti sono precedute da zone intermedie, coperte ma dotate di grandi aperture: i bambini possono studiare, i genitori possono lavorare in smart working, affacciati alle finestre sul patio, oppure tutti si possono rilassare, mantenendo sempre uno sguardo a ciò che succede al piano terra. La grondaia ribassata avvolge lo spazio di apprendimento dei bambini, le inferriate creano un ambiente sicuro ma comunque arioso.
L’abitazione è costruita in cemento e mattone rosso comune, posato grezzo, senza intonaci, con la scelta precisa di evitare costi di finitura o di manutenzione. Il mattone naturale fa coppia con quello delle vecchie piastrelle a scaglia di pesce, conservate dalla famiglia dopo lo smantellamento della loro precedente abitazione, che oggi ritroviamo sulle coperture e sulle pareti esterne e interne del patio, a indicare lo sfumato confine tra dentro e fuori.

Mara Corradi

Architects: CTA | Creative Architects ctacta.com.vn
Client: Private
Completion: 2020
Location: Tay Ninh, Viet Nam
Ground Floor Area (GFA): 75 sqm
Construction: Hong Phuc Co., Ltd; Huynh Anh Co. Ltd
Photographs: Hiroyuki Oki


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