22-11-2019

Edificio a Manhattan in cemento nero e vetro di OMA

OMA,

Iwan Baan, Laurian Ghinitoiu,

New York, USA,

Appartamenti, Condomini, Housing,

Cemento, Vetro,

Il primo edificio di OMA a Manhattan è in cemento nero e vetro, e il suo carattere residenziale lo rende unico nel suo genere



Edificio a Manhattan in cemento nero e vetro di OMA Il primo edificio di OMA a Manhattan è in cemento nero e vetro, spiccando sulla Lexington con affacci sulla 22^ e la 23^ strada, grazie alla sua forma a L.
Il progetto di OMA si inserisce nel tessuto urbano newyorkese con un linguaggio insolito per un grattacielo, in quanto tende a restare comodamente piatto e senza dare troppo dell’occhio. In questo caso quindi tutta la costruzione tende a distaccarsi dal contorno urbano, cercando di esprimere qualcosa di nuovo, pur restando nella continuità dei variegati fronti urbani di Manhattan.
Per prima cosa va segnalato che la scelta dei materiali è del tutto insolita, in quanto il cemento, colorato di nero, unito all’oramai classico vetro, che nella Grande mela non manca, danno origine a un inaspettato connubio in grado di rendere lo spigolo fra la 22^ e la Lexington del tutto imprevisto. Tutto ciò è amplificato dalla decisione di non privilegiare l’affilatezza che i due piani fra le due strade avrebbero potuto generare. Infatti, gli architetti hanno pensato di procedere in una direzione formale del tutto diversa, ovvero creando un’ulteriore sfaccettatura composta da triangoli, tutti diversi l’uno dall’altro, posti sull’incrocio dei due fronti. In questo modo lo hanno reso talmente seducente, tanto da condurre lo sguardo dell’osservatore verso l’alto con accattivante lentezza e non in maniera rapida, tipica della “città che non dorme mai”.
Anche il cemento in questo caso ha preso il posto dell’acciaio che proprio per un fronte così ardito sarebbe stato forse più appropriato. Invece, andando contro le aspettative, i frames che contornano i riquadri delle vetrate sono rigidi, al punto che tanto l’ossatura dell’edificio quanto la facciata raggiungono la pesantezza necessaria a reggere i carichi del vento. Un espediente progettuale che vede i piani oltre lo skyline del fronte esistente ondeggiare il meno possibile.

Fabrizio Orsini

Credits
Client: Toll Brothers City Living May 2019 – Completion
Program: 275,387 GSF 242,157 SF Residential 10,605 SF Amenities Pool, Gym, Courtyard, Bicycle Room, Lounge, Outdoor Terrace, Dining Room and Kitchen, Children’s Room, Screening Room, Roof Terrace with Outdoor Kitchen 6,066 SF Automated Parking Garage 17,111 SF Retail
Team
Lead Architect: OMA New York Partner in Charge: Shohei Shigematsu
Concept to Design Development
Yolanda do Campo, Lawrence Siu, Sunggi Park, Daniel Quesada Lombo, Jackie Woon Bae, Juan Lopez, Jorge Simelio, Andrea Zalewski, Nathalie Camacho, Leen Katrib, Nils Sanderson, Carly Dean, Nicholas Solakian
Construction Documentation to Construction Administration: Christine Yoon, Yolanda do Campo, Darby Foreman, Marki Becker, Nils Sanderson, Andrea Zalewski
Executive Architect: SLCE Architects, LLP
Interior Architect: Incorporated Architecture & Design, PLLC
Construction Management: CM&A
Structural Engineer: WSP
MEP/ FP Engineer: Stantec
Façade Engineer: Gilsanz, Murray, Steficek, LLP
Zoning: Development Consulting Services
Pool Consultant: Bradford Products
Acoustic Engineer: AKRF, Inc Landscape: LDGN
Landscape Architects Lighting Consultant: Ventresca Design
Parking Consultant: Klaus Parking

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