27-12-2019

Casseri di bamboo per la Panda house yin e yan di BIG

BIG – Bjarke Ingels Group,

Rasmus Hjortshoij,

Copenhagen, Danimarca,

complesso turistico, Parco divertimento, Ristoranti,

Vetro, Bambù, Cemento,

All'interno dello Zoo di Copenaghen è stato ricreato dagli architetti dello studio BIG un habitat perfetto per una coppia di panda, ispirati al celebre simbolo dello yin e yan, che ne descrivono le zone aperte e chiuse, in maniera originale



Casseri di bamboo per la Panda house yin e yan di BIG La Panda House dello zoo di Copenaghen è un edificio nascosto nel terreno, realizzato, grazie all’uso di casseri di bamboo, in cemento armato faccia a vista, nonché ispirato al celebre simbolo di Yin e Yang.
Anche in questo caso Bjarke Ingels Group ha saputo stupire con un progetto di rara semplicità, ispirato al famoso simbolo cinese dello yin e yan, al fine di creare la casa per i due panda dello zoo di Copenaghen, dono del governo cinese a seguito della visita della regina di Danimarca nel 2014. L’idea degli architetti nasce dal concepire un luogo dove i due panda, maschio e femmina, Mao Sun e Xing Er, possano vivere in un habitat solitario, come nel loro tipico stile di vita, pur mantenendo un legame visivo con il rispettivo partner e i visitatori. Così sulla base di un percorso circolare, innestato su di uno più ampio corrispondente a tutta l’isola verde dedicata ai due animali, i progettisti hanno creato degli ambienti con precisi movimenti tettonici. Un espediente progettuale che ricava ogni spazio per la visita e la vita dei due panda dagli spostamenti del terreno e, di conseguenza, l’intervento dell’uomo diventa poco impattante rispetto all’edilizia circostante.
Tutta la struttura è realizzata con solette in cemento armato, le cui parti faccia a vista, sia dentro che fuori l’edificio, sono ottenute in maniera molto distintiva grazie all’uso di casseri in bamboo. In questo modo le poche parti visibili costruite dall’uomo, anche se essenziali, contengono le impronte del consueto paesaggio in cui vivono i panda, rimandando all’origine asiatica dei due animali in modo semplice quanto originale.
Non è un caso che la quasi proverbiale golosità dei panda faccia da contraltare al ristorante che è stato inserito della Panda house, cosicché i visitatori possano mangiare assieme a loro, sedendo comodamente dietro a grandi vetrate, talvolta a tutta parete, e prolungando la permanenza con gli animali più iconici dello zoo.

Fabrizio Orsini

NAME: Panda House
SIZE: 4,950m2
LOCATION: Frederiksberg, Copenhagen, Denmark
COLLABORATORS: Schønherr, MOE
CLIENT: Copenhagen Zoo

BIG BJARKE INGELS GROUP
PARTNERS-IN-CHARGE Bjarke Ingels, David Zahle
PROJECT MANAGER: Ole Elkjær-Larsen
PROJECT LEADERS: Nanna Gyldholm Møller, Kamilla Heskje, Tommy Bjørnstrup TEAM: Alberto Menegazzo, Alex Ritivoi, Carlos Soria, Christian Lopez, Claus Rytter Bruun de Neergaard, Dina Brændstrup, Eskild Schack Pedersen, Fabiana Cortolezzis, Federica Longoini, Frederik Skou Jensen, Gabrielé Ubareviciute, Gökce Günbulut, Hanne Halvorsen, Høgni Laksáfoss, Jiajie Wang, Jinseok Jang, Joanna Plizga, Lone Fenger Albrechtsen, Luca Senise, Maja Czesnik, Margarita Nutfulina, Maria Stolarikova, Martino Hutz, Matthieu Brasebin, Pawel Bussold, Richard Howis, Seongil Choo, Sofia Sofianou, Stefan Plugar, Tobias Hjortdal , Tore Banke, Victor Bejenaru, Xiaoyi Gao.

×
×

Rimani in contatto con i protagonisti dell'architettura, Iscriviti alla Newsletter di Floornature