04-09-2018

Tradizione e contemporaneità: piastrelle grande formato Aster Maximum

pavimenti interni, contemporaneo, pavimenti esterni, Classico,

Cemento, Resina, Gres Porcellanato,

GranitiFiandre,

Con le maxilastre della collezione Maximum di GranitiFiandre, il gres porcellanato permette nuove interpretazioni dello spazio architettonico. Flessibile e leggero, il grande formato amplia le dimensioni dello spazio percepito, crea continuità visiva tra i vari ambienti e valorizza le proprietà luminose della migliore ceramica tecnico estetica



Tradizione e contemporaneità: piastrelle grande formato Aster Maximum
Le piastrelle grande formato sono una delle soluzioni per le superfici sempre più innovative e affascinanti, definendo così una nuova visione prospettica nell'architettura contemporanea.
Con la posa delle maxilastre in gres porcellanato è possibile infatti modificare la percezione dello spazio e l'orientamento visivo, oltrepassando le classiche direttrici orizzontali e verticali.
Con la riduzione sostanziale della quantità di interruzioni nell’unità progettuale, i pavimenti con piastrelle in grande formato sono in grado di creare ambienti che avvolgono l'osservatore, realizzando un senso di tridimensionalità, indipendentemente dal punto di osservazione.
Questa nuova visione delle superfici permette ai progettisti nuove interpretazioni sensoriali dell'architettura contemporanea, creando continuità visiva tra i vari ambienti, in particolare tra interni ed esterni, ampliando quindi lo sensazione di spazio percepito.
 
Grazie alla sua flessibilità e duttilità, il gres porcellanato rende possibile questo approccio progettuale. É il caso delle collezioni Maximum di GranitiFiandre, dal formato 300x150 cm, le quali arrivano a coprire fino a 4,5 m2 con una sola maxilastra dal peso di soli 14 kg. 
Maximum di GranitiFiandre si divide nelle collezioni effetto marmo/granito, effetto pietra, legno e effetto cemento/resina, ognuna delle quali a sua volta si distingue in diverse cromie, finiture e tonalità.
L'effetto marmo evidenzia la solidità del rivestimento classico, dall'estetica sempre elegante per ambienti sofisticati o dal lusso raffinato. Il granito è invece indicato per pavimenti industriali e zona con alto calpestio e sollecitazioni anche di tipo meccanico (aeroporti e stazioni). 
Con la sua forte impronta materica, l'effetto pietra ripropone il legame ancestrale con l'uomo e le prime abitazioni, un rapporto che continua ancora oggi nell'architettura contemporanea, attraverso sfumature e cromie derivanti dalle migliori tradizioni estrattive.
L'effetto legno è la soluzione ecosostenibile dedicata a chi ama la naturalezza e la calda estetica delle essenze lignee, associata alla resistenza high-tech del gres porcellanato di ultima generazione.
 
L'effetto resina/cemento di GranitiFiandre ha una suggestiva impostazione materica che si declina in numerose varianti, ideali per ambienti di ispirazione metropolitana o per spazi tradizionali dalla forte espressività.
Tra le varianti dell'effetto resina/cemento presentiamo nella gallery la collezione Aster Maximum ispirata all'urban style e caratterizzata da un design essenziale e deciso.
Le 3 cromie Venus, Mercury e Moon Maximum, di cui si compone la collezione Aster, trasmettono la forza dell'effetto cemento, richiamando al tempo stesso le proprietà della terra e i colori di sabbie e rocce naturali.
 
A riprova della duttilità delle lastre grandi formato Venus Maximum c'è il progetto residenziale nei pressi di Salve a pochi chilometri dal mare nella zona salentina (progetto Massimo Iosa Ghini).
In una suggestiva cornice naturale e mediterranea, tra ulivi secolari e pini marittimi, il progetto dell'architetto Iosa Ghini ha visto la realizzazione di una nuova residenza integrata nel paesaggio salentino, con una planimetria ispirata alla masserie salentine e l'utilizzo di tecniche di lavorazione e materiali autoctoni.
Tra questi ultimi "la locale pietra Chianca per la pavimentazione esterna, grandi pannelli di gres porcellanato per quella interna, il tufo di Acquarica per i rivestimenti di facciata, la pietra leccese per il camino interno e ancora l’uso di pietra a secco per la copertura a botte dell’antica pajara".
Il gres porcellanato Venus Maximum risponde in pieno al ricercato rapporto tra spazi esterni ed interni, esaltato dalla presenza di ampie vetrate che si affacciano sulla zona attrezzata esterna, concepita come naturale proseguimento della zona “protetta” e "pavimentata come luogo di relazioni con divani e poltrone artigianali".


Marco Privato


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