21-06-2012

I confini dell’architettura

GranitiFiandre, ACTIVE SURFACES, Iris Ceramica,

abstract



I confini dell’architettura  
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Tra i progressi compiuti dalla ceramica, lo studio di Active Clean Air & Antibacterial Ceramic™ esprime non soltanto l’orientamento alla sostenibilità che il settore predilige negli ultimi anni, ma anche l’abbattimento dei confini disciplinari tra interior design e architettura: il trattamento superficiale per pavimenti e rivestimenti prodotto da Fiandre e Iris Ceramica da un lato riduce gli inquinanti nocivi presenti nell’atmosfera e dall’altro ha proprietà antimicrobiche e antifungine per il benessere degli ambienti interni. Questo sguardo complesso testimonia l’incidenza del progetto architettonico sulla vita, al punto che i suoi ambiti di interesse sfociano nelle arti e nel design, creando un filone di continuità che stimola le interazioni, le connessioni culturali, il dialogo.
Faceva riflettere su questo tema Sang Dong, l’artista pechinese che all’ultima edizione della Biennale di Venezia utilizzava elementi di confine per delimitare spazi non più definibili: serramenti e porte montati con ante di armadi, specchi e interni di mobili impedivano di percepire i limiti dell’installazione nello spazio.
L’attenzione alla fragilità della natura ha stimolato la volontà di proteggerla, moltiplicandola e rendendola indispensabile nel contesto in cui viviamo. La città, intesa come interno urbano in rapporto con la campagna, si riveste di giardini verticali tra cui bellissimi quelli di Patrick Blanc al musée du quai Branly di Jean Nouvel a Parigi o al Caixa Forum di di Herzog e De Meuron a Madrid, o quelli progettati da R&Sie Architects, dove le pareti di un’abitazione parigina sono state rivestite di felci idroponiche, che ricevono nutrimento attraverso “baccelli” fitomorfi in vetro soffiato a bocca: piante e baccelli sono parte di un solo progetto finalizzato a termoregolare l’architettura.
Un ecosistema animale e vegetale entra nella casa diventando fonte luminosa nell’allestimento Biotop di Ingo Maurer allo spazio Krizia durante il Fuorisalone 2012, mentre Fabio Novembre per Driade immagina una poltrona a dondolo in alluminio rivestita di plastica intrecciata, ispirata agli arredi in vimini e somigliante a un pavone, come seduta per il salotto.

Mara Corradi

01_Sang Dong, Enclosure Movement, 100 wardrobe doors, Biennale di Venezia, 2011
02_Sang Dong, Enclosure Movement, 100 wardrobe doors, Biennale di Venezia, 2011
03_Active Clean Air & Antibacterial Ceramic™, trattamento che riduce i componenti tossici nell’aria ed ha capacità autopulenti per gli interni abitativi
04_Active Clean Air & Antibacterial Ceramic™, Casa del Ben-Essere, Milano, 2010, superfici Taxos Extra di Fiandre e Crystalwood di Iris Ceramica
05_R&Sie Architects, giardino verticale nel progetto di un’abitazione a Parigi, 2009
06_Patrick Blanc, giardino verticale al Caixa Forum di Herzog e De Meuron a Madrid, 2007
07_Ingo Maurer, installazione Biotop, Spazio Krizia, Fuorisalone 2012, Ph. Tom Vack
08_Ingo Maurer, installazione Biotop, Spazio Krizia, Fuorisalone 2012, Ph. Tom Vack
09_Driade, poltrona a dondolo 56 h, design Fabio Novembre, 2012
10_Driade, poltrona a dondolo 56 h, design Fabio Novembre, 2012


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