
Come la casa atelier di George Spreng, progettata dallo studio tedesco C18 secondo un linguaggio contemporaneo che si lascia contaminare dall’osservazione del contesto e che a sua volta ne diventa luogo privilegiato di osservazione. A prima vista la composizione dell’architettura, così ricca di superfici in vetro sky-frame da apparire sospesa a una certa altezza dal terreno, sorprende per la discontinuità con i caratteri della architettura locale, invece chiusa e tipicamente nordica.
Numerosi infatti sono i castelli e le fortezze ancora ben conservati a testimonianza delle vicende storiche del luogo, dal Burg Hohenzollern dell’omonima famiglia prussiana che vi abitò fino alla prima guerra mondiale, al castello di Sigmaringen, alla fiabesca fortezza di Lichtenstein. Da queste impareggiabili architetture del passato, ricche di elementi gotici e di eclettismi dovuti ai rimaneggiamenti nei secoli, si ritraccia tra gli altri l’elemento comune della posizione alta sul territorio, che è dovuta a motivi difensivi, ma che oggi si legge come un invito alla contemplazione del paesaggio. Raccolto dai progettisti, questo invito si traduce in un’architettura che non potendosi elevare così tanto sul territorio, cerca ugualmente la prospettiva sullo stesso mediante la trasparenza. Il livello d’ingresso, che a nord poggia sulla collina, mentre a sud è completamente spalancato sulla valle, presenta una pianta rettangolare regolare movimentata dall’alternanza di volumi pieni e spazi vuoti che si alternano con quelli del livello superiore. Mentre infatti in basso sono allocate la zona giorno e l’atelier del committente, creatore di gioielli, al piano superiore è riservata la zona notte, ugualmente spalancata sull’intorno ma più protetta e riservata. I rivestimenti esterni sono in piastrelle di ceramica lucida che sembrano voler autoilluminare l’edificio. A vetro e ceramica risponde l’interno caratterizzato da pavimenti in poliuretano, ancora di colore bianco, al piano d’ingresso, che annullano l’idea della barriera tra coperto e scoperto, tra dentro e fuori. Aggiungono poi ulteriori messaggi i percorsi, come quello in betulla gialla canadese che dalla cucina conduce alla piscina esterna, e gli spazi interstiziali di sassi che intervallano il giardino.
di Mara Corradi
Progetto: C18 Architekten BDA (Marcus Kaestle, Andreas Ocker, Michel Roeder)
Committente: Georg Spreng
Luogo: Waldstetten-Wißgoldingen (Germania)
Superficie utile lorda: 615 mq
Data realizzazione: 2008
Facciate con serramenti scorrevoli in vetro di grandi dimensioni
Pavimento del piano terra in poliuretano bianco
Pavimento esterno in betulla gialla canadese
Pareti del bagno in Corian® bianco lucido
Rivestimento esterno in piastrelle di ceramica lucida
Illuminazione: Kreon, Xenon
Arredi per il bagno realizzati su misura in MDF laccato e Corian®
Arredobagno: Vola, Coers bad design
Fotografie: Brigida Gonzalez
www.c18architekten.de
it.s-alb.de/typisch_schwaebische_alb/willkommen_auf_der_schwaebischen_alb_im_sueden_deutschlands