06-04-2021

Una mostra a Düsseldorf per festeggiare i 100 anni di Joseph Beuys

Joseph Beuys, raumlaborberlin,

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Nell'ambito del programma beuys 2021. 100 jahre joseph beuys, diverse mostre e iniziative esplorano le affascinanti e controverse idee di uno degli artisti visivi più influenti del XX° secolo. Tra queste la mostra Everyone Is an Artist. Cosmopolitical Exercises with Joseph Beuys, presso la Kunstsammlung Nordrhein Westfalen di Düsseldorf.



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Una mostra a Düsseldorf per festeggiare i 100 anni di Joseph Beuys Ci sono alcuni artisti che lasciano davvero il segno. Certamente il tedesco Joseph Beuys (1921-1986) è uno di questi, in quanto ha cambiato radicalmente l'arte del XX secolo come disegnatore, scultore, insegnante, politico, attivista, artista di azioni e installazioni. Basta pensare ad alcune delle sue opere, come per esempio le 7000 Querce a Kassel, iniziata con documenta7 del 1982 e completata posthum durante documenta8 del 1987. Un intervento “verde” in tempi non sospetti che ha ridefinito lo spazio urbano. Una scultura spazio-temporale unica al mondo che nel suo impianto, nella sua realizzazione e nel suo riflesso, ha incorporato la vitalità di così tante persone da diventare il simbolo della scultura sociale. Ed è così che ancora oggi l’influenza di Beuys è presente nei discorsi artistici e politici. 
Il 2021, 100° anniversario della sua nascita, offre l'opportunità di riscoprire la sua opera complessa, al fine di interrogarla criticamente in parallelo alla sua importanza internazionale.
A tal proposito la mostra Everyone Is an Artist. Cosmopolitical Exercises with Joseph Beuys, allestita nell’ala K20 della Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen, la collezione d’arte del Land tedesco Nordreno-Vestfalia che ha dato i natali all’artista, offre una visione profonda del suo pensiero cosmopolita e di come si è manifestato attraverso le sue azioni. Infatti, è stato appunto attraverso la propria figura che recita, parla e si muove, che Beuys ha esplorato l'idea centrale, nonché radicale, del proprio concetto allargato di arte, sintetizzabile in: "Ogni essere umano è un artista”. Diventa così chiaro che l'obiettivo del suo approccio universalista è stato quello di rinnovare la società dalle fondamenta. Motivo per cui, come nessun altro artista del suo tempo, Joseph Beuys ha collegato l'arte ai processi sociali. Un processo ideativo che ha offerto alla politica, alla scienza, alla filosofia e all'economia una forza creativa e trasformatrice immersa in una rivendicazione universale. In fondo, nel suo pensiero: “l’arte è l’unica forza evolutiva”.
Nello specifico, la mostra presso la Klee Halle del K20, con un allestimento sviluppato da raumlaborberlin, è divisa in 12 capitoli. Passaggi espositivi in cui per la prima volta le azioni e l’attivismo di Beuys sono al centro di una esposizione, in grado di oggettivare le potenzialità performative della sua arte, come del suo agire quasi rituale, nonché la sua manipolazione trasformativa di oggetti e materiali. Azioni del fare arte presentate sotto forma di proiezioni video o fotografie, capaci di generare un dialogo fruttuoso, uno scambio intellettuale che risponde all'appello di una "conferenza permanente", tanto caldeggiata dallo stesso Beuys. 
Un tale confronto discorsivo in questo caso viene manifestato attraverso un percorso espositivo tanto aperto quanto strutturato in nicchie di stanze dal sapore individuale. In particolare, queste ultime permettono ai visitatori di crearsi delle plurime connessioni visive, sia tra le azioni multistrato di Joseph Beuys che fra queste e le voci contemporanee. Ed è così che artisti contemporanei e rappresentanti delle più diverse aree della società possono creare un dialogo transculturale con questo artista. Fra i nomi più rappresentati si trovano Patti Smith ed Edward Snowden. Nel suo insieme quindi i visitatori, quali esseri attivi nel percepire, pensare, parlare, sentire e agire, sono invitati a esplorare il potere trasformativo dell’arte, proprio come avrebbe voluto Beuys. 
La mostra Everyone Is an Artist. Cosmopolitical Exercises with Joseph Beuys è parte del ciclo di iniziative, circa 25 istituzioni in 13 città tedesche, allestite per l’anniversario del famoso “uomo col cappello”. 
In conclusione, una curiosità che qui va svelata: il cappello di feltro, diventato il marchio inconfondibile dell’artista, non è stato tanto un vezzo eccentrico, ma un modo per coprire una brutta cicatrice riportata durante la Seconda Guerra Mondiale.

Christiane Bürklein

Mostra “Everyone Is an Artist. Cosmopolitical Exercises with Joseph Beuys”
dal 27 marzo al 15 agosto 2021
curata da Eugen Blume, Isabelle Malz und Catherine Nichols
K20, Kunsthalle Nordrhein Westfalen, Düsseldorf, Germania
Immagini: Achim Kukulies
Ulteriori informazioni: https://www.kunstsammlung.de/de/exhibitions/joseph-beuys-jeder-mensch-ist-ein-kuenstler
https://beuys2021.de/

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