03-11-2021

Una casa per quattro a Taipei di Marty Chou Architecture

Marty Chou Architecture ,

KyleYu Photo Studio,

Taipei, Taiwan,

Architettura e Cultura,

Rendere una casa piccola il rifugio perfetto per una giovane famiglia con due bambini piccoli, questo era il brief dell’architetto taiwanese Marty Chou. I suoi committenti volevano sfruttare al meglio lo spazio per dare la massima libertà di movimento ai figli.



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Una casa per quattro a Taipei di Marty Chou Architecture Quando si hanno dei figli piccoli ci accorge che la classica ripartizione degli spazi abitativi con cucina, sala, bagno e camere può essere limitante. Ancora di più se si vuole dare loro la possibilità di muoversi liberamente nella casa e, soprattutto, se si desidera avere un costate contatto visivo. A questo punto la soluzione migliore è disporre di un grande openspace, ovvero una casa a pianta aperta.
A tal proposito vediamo il brief dei committenti allo studio Marty Chou Architecture, una giovane coppia di Taipei a cui è nato il secondo figlio. Un avvenimento che ha portato alla necessità di ripensare i propri spazi abitativi in virtù della nuova situazione famigliare. Avendo le idee chiare hanno detto molto chiaramente al progettista cosa desideravano: "In questa fase della nostra vita, gli spazi per dormire, sedersi, mangiare e lavarsi possono essere ridotti all'essenziale. Desideriamo avere più spazio per i nostri figli per correre liberamente, così come avere un grande tavolo intorno al quale tutti possano riunirsi per passare il tempo insieme. Se possibile, vorremmo vivere in una specie di galleria moderna; semplice, calma e piena di luce, in cui gli spazi sono lasciati all'immaginazione mentre li riempiamo di vita per gli anni a venire”.
Da qui è sorta una casa che, a prima vista, può apparire come estremamente scarna, in quanto mette in partica la quintessenza del minimalismo. Ed è però proprio un tale approccio progettuale minimale che fa di questa casa la risposta a tutti i requisiti dei committenti, attraverso a un sapiente utilizzo dello spazio organizzato attorno a degli imponenti pilastri che fungono da partizioni semi-trasparenti. 
KOA Apartment, questo il nome del progetto, è, come afferma Marty Chou dello studio taiwanese omonimo: "una casa atipica”. Sicuramente atipica nel contesto taiwanese, eppure anche molto vicina al famoso “Raumplan” di Alfred Loos. Poiché Chou, come Loos, non crea una semplice divisione di camere diverse, ma la composizione armoniosa di una stanza, il cui design è in completa sintonia con la propria funzione e il quadro generale dell’abitazione. Lo scopo e il significato dello spazio sono stati quindi decisivi per la sua architettura. 
Scendendo nel dettaglio i 90m² dell'intera area sono completamente aperti con tanto di armadietti nascosti nelle quattro pareti del perimetro esterno. Al centro invece si trova il vero fulcro della casa: un piano d'appoggio lungo 3,5 metri. Questo è anche l'ancora dello spazio e viene utilizzato come tavolo multifunzionale. A rischiarare lo spazio si trova una striscia di quattro finestre incassate e girate a Nord, le quali non solo garantiscono un’illuminazione naturale, ma creano, data la loro profondità, quattro nicchie. Così, una volta chiusi gli scuri, queste si trasformano in private zone notte. Infine, il bagno e i suoi componenti sono stati inseriti in un volume geometrico.
Va ricordato che nell’insieme dell’interior design il piano di lavoro e i mobili, grazie al loro aspetto astratto, assomigliano a lastre di pietra, blocchi di legno e argilla, in quanto gli architetti li hanno trattati come pezzi scultorei all'interno dello spazio, il vero protagonista del progetto. Con pochi interventi e un budget non troppo ampio, Marty Chou ha trasformato una casa anonima in un ambiente al passo coi tempi dove la vera resilienza è abbracciare il cambiamento.

Christiane Bürklein

Project:: Marty Chou Architecture
Location: Taipei, Taiwan
Completion: 2020
Photography: Kyle Yu Photography

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