Studios 90 di Sanjay Puri Architects, semplicità ed efficienza

Kodla è un villaggio di circa 7mila abitanti nello stato Karnataka nell’India meridionale ed è sede di un nuovo cementificio. La realizzazione della struttura industriale ha creato nuovi posti di lavoro, attirando quindi operai anche fuori dalla regione. Per far fronte all’arrivo di queste persone, il cementificio si è curato di far realizzare un complesso che potesse dare loro ospitalità. Così ha commissionato allo studio Sanjay Puri Architects di Mumbai il progetto di una nuova struttura residenziale. Si tratta complessivamente 10.400 metri quadrati costruiti, divisi tra 18 monolocali, 54 camere di ostello e 18 camere per gli ospiti in edifici di 4 e 5 livelli, tutti affacciati su grandi aree paesaggistiche e un ampio parco giochi a nord-est su un sito di 53mila metri quadrati al margine del paese.
Conoscendo bene il clima caldo dell’India meridionale, a Kodla le temperature superano i 35°C per 8 mesi all’anno, per i progettisti era chiaro che bisognava disegnare un complesso che rispondesse in maniera naturale e passiva alle sfide climatiche. Questo spiega anche la decisione di proporre una composizione di cuboidi colorati che creano un agglomerato residenziale dall’aspetto prettamente scultoreo, dove la forma non è un vezzo, ma segue una precisa funzione: minimizzare l’impatto del calore. In effetti, ognuna delle stanze è a gradini angolari nel layout e orientata verso nord, da evitare un surriscaldamento e da creare delle zone d’ombre.
Nonostante gli alloggi siano costruiti in modo economico, non manca l’attenzione agli aspetti estetici. La cultura indiana è nota per l’uso del colore nell'artigianato tradizionale, nelle feste e nell’abbigliamento. Apoteosi di questo legame con i colori è Holi, il festival di colori. Non a caso troviamo tre dei più vivaci colori primari - rosso, blu e giallo - ad evidenziare i balconi a sbalzo di ogni stanza, creando un'identità e contemporaneamente esaltando l’impatto visivo degli edifici che ricordano delle costruzioni con i colorati mattoncini Lego.
Oltre a porre molta enfasi sulla ventilazione naturale e sulla luce solare naturale, gli architetti hanno proposto anche altre soluzioni progettuali per rendere gli edifici molto efficienti dal punto di vista energetico e quindi intrinsecamente sostenibili. I muri sono fatti di mattoni “fly ash”, ovvero in silicato di calcio. Si tratta di un materiale di costruzione che è più leggero rispetto al classico mattone in terra cotta e viene prodotto sotto pressione, utilizzando anche scarti di lavorazione, come la cenere. Nel complesso residenziale Studios 90 l’acqua si ricicla e si purifica mentre l'acqua piovana viene raccolta per il verde. 
Molto importante è l'orientamento dell’intervento a nord, per evitare la luce solare diretta e la creazione di spazi esterni riparati per ridurre il guadagno di calore. La totalità dell'energia elettrica necessaria a Studios 90 è l'energia residua del vicino cementificio.
In Studios 90, Sanjay Puri Architects non si limitano agli spazi puramente abitativi. Nel complesso troviamo anche delle strutture comuni, per delle attività condivise, come una caffetteria, una sala giochi, un salone per le feste e una palestra. Queste offerte sono tutte allocate al piano terra, mediando così tra il nuovo complesso e il contesto e aggiungono ulteriori qualità all’intervento che unisce la semplicità dell’esecuzione ad un’alta efficienza ambientale.

Christiane Bürklein

Project: Sanjay Puri Architects
Location: Kodla, Karnataka, India
Year: 2022
Images: Ricken Desai