10-08-2020
Senja, un rifugio in Norvegia di Bjørnådal Arkitektstudio
Hans-Petter Bjørnadål,
Hans-Petter Bjørnådal,
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Senja è la seconda isola più grande della Norvegia con villaggi di pescatori, montagne e spiagge per escursioni e nuoto. Si trova sul 69° parallelo, quindi sopra al circolo polare artico, 100 km a sudovest da Tromsø. Da novembre a gennaio, il sole non sorge mai veramente e regna la notte polare. Dopo di che, le giornate si allungano lentamente di nuovo, fino a quando il sole di mezzanotte conquista il cielo e lo reclama da maggio a luglio.
In questo contesto si inserisce l’ultimo progetto di Bjørnådal Arkitektstudio, noto per gli interventi spesso artistici ispirati alle tradizioni locali e allo sciamanesimo, come il progetto di land art Klemet, il giardino per la meditazione in Lituania o l’intervento Sacred Space Tucume in Perù.
In questo caso, la cabina progettata da Bjørnådal Arkitektstudio si trova vicino a un piccolo villaggio di pescatori chiamato Hamn. Il cliente desiderava un luogo dove radunare la famiglia con una vista panoramica sulle splendide montagne e sulla natura di Senja.
In un paesaggio così bello e delicato, era quindi importante costruire in armonia con la natura, nonché creare un progetto che non disturbasse il delicato equilibrio del paesaggio. Hans-Petter Bjørnådal e il suo team hanno così studiato le antiche tradizioni costruttive del popolo nomade Sami, al preciso scopo di incorporarle nel progetto. Gli architetti hanno quindi trovato gli Heller, ovvero grandi rocce sotto alle quali nel passato i Sami trovarono rifugio, facendoli diventare il riferimento progettuale
Da tutto ciò, modellando l'involucro del nuovo edificio, come una pietra con linee naturali simili alle montagne, hanno inserito una grande finestra panoramica. In altre parole, il progetto si presenta come una "roccia con vista" distesa naturalmente nel terreno, ben nascosta dagli occhi dei vicini e dalla strada principale immersa in un bosco.
Una tale mimesi è ulteriormente facilitata dalla facciata in legno verniciata in grigio scuro, mentre le finestre sono in legno/alluminio con dettagli in acciaio, quindi ben predisposte a proteggere la casa durante le tempeste invernali. Sempre all’esterno l'ingresso principale è scolpito nel volume, diventando uno spazio in cui rilassarsi e godere il sole al riparo dal vento.
All'interno della cabina le pareti sono rivestite con tavole di pino, mentre i pavimenti sono realizzati in quercia e sul soffitto si trovano dei panelli quadrati in legno nelle dimensioni di 45x45 cm. Una scelta materica che sottolinea l'atmosfera calda e accogliente del progetto. Inoltre, il tavolo dove si riunisce la famiglia, nella composizione degli interni, diventa un elemento fondamentale, in quanto da lì si gode la vista panoramica sulle montagne. In fine, le divisioni tra interno ed esterno sono fluide e lo spazio cambia in sintonia con la luce e il paesaggio.
Va quindi ricordato che Senja di Bjørnådal Arkitektstudio è modulata sulla filosofia dell’architetto norvegese, per il quale: “l’architettura serve a facilitare la vita che si svolgerà all'interno del costruito, e questa vita deve prosperare e crescere in simbiosi con il nostro mondo. L'architettura non è solo il guscio che ti tiene a secco e ti protegge dalle forze della natura. Contribuirà anche a ricreare la connessione tra l'uomo e la natura, l'uomo e il cosmo.”
Christiane Bürklein
Project: Bjørnådal Arkitektstudio
Location: Senja, Norway
Year: 2020
Images: Hans-Petter Bjørnådal
In questo contesto si inserisce l’ultimo progetto di Bjørnådal Arkitektstudio, noto per gli interventi spesso artistici ispirati alle tradizioni locali e allo sciamanesimo, come il progetto di land art Klemet, il giardino per la meditazione in Lituania o l’intervento Sacred Space Tucume in Perù.
In questo caso, la cabina progettata da Bjørnådal Arkitektstudio si trova vicino a un piccolo villaggio di pescatori chiamato Hamn. Il cliente desiderava un luogo dove radunare la famiglia con una vista panoramica sulle splendide montagne e sulla natura di Senja.
In un paesaggio così bello e delicato, era quindi importante costruire in armonia con la natura, nonché creare un progetto che non disturbasse il delicato equilibrio del paesaggio. Hans-Petter Bjørnådal e il suo team hanno così studiato le antiche tradizioni costruttive del popolo nomade Sami, al preciso scopo di incorporarle nel progetto. Gli architetti hanno quindi trovato gli Heller, ovvero grandi rocce sotto alle quali nel passato i Sami trovarono rifugio, facendoli diventare il riferimento progettuale
Da tutto ciò, modellando l'involucro del nuovo edificio, come una pietra con linee naturali simili alle montagne, hanno inserito una grande finestra panoramica. In altre parole, il progetto si presenta come una "roccia con vista" distesa naturalmente nel terreno, ben nascosta dagli occhi dei vicini e dalla strada principale immersa in un bosco.
Una tale mimesi è ulteriormente facilitata dalla facciata in legno verniciata in grigio scuro, mentre le finestre sono in legno/alluminio con dettagli in acciaio, quindi ben predisposte a proteggere la casa durante le tempeste invernali. Sempre all’esterno l'ingresso principale è scolpito nel volume, diventando uno spazio in cui rilassarsi e godere il sole al riparo dal vento.
All'interno della cabina le pareti sono rivestite con tavole di pino, mentre i pavimenti sono realizzati in quercia e sul soffitto si trovano dei panelli quadrati in legno nelle dimensioni di 45x45 cm. Una scelta materica che sottolinea l'atmosfera calda e accogliente del progetto. Inoltre, il tavolo dove si riunisce la famiglia, nella composizione degli interni, diventa un elemento fondamentale, in quanto da lì si gode la vista panoramica sulle montagne. In fine, le divisioni tra interno ed esterno sono fluide e lo spazio cambia in sintonia con la luce e il paesaggio.
Va quindi ricordato che Senja di Bjørnådal Arkitektstudio è modulata sulla filosofia dell’architetto norvegese, per il quale: “l’architettura serve a facilitare la vita che si svolgerà all'interno del costruito, e questa vita deve prosperare e crescere in simbiosi con il nostro mondo. L'architettura non è solo il guscio che ti tiene a secco e ti protegge dalle forze della natura. Contribuirà anche a ricreare la connessione tra l'uomo e la natura, l'uomo e il cosmo.”
Christiane Bürklein
Project: Bjørnådal Arkitektstudio
Location: Senja, Norway
Year: 2020
Images: Hans-Petter Bjørnådal