09-12-2019
Reiulf Ramstad Arkitekter, Chemin des Carrières
Rosheim, Alsace, France,
Architecture/Landscape/Urbanism, Tempo Libero, Parco urbano,
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Si tratta di due piccoli villaggi in Alsazia, un tempo connessi da una linea ferroviaria abbandonata a inizio anni 2000, in concomitanza con la chiusura delle cave a St-Nabor, in attività dei tempi di Luigi XIV, e della loro conseguente messa in sicurezza e renaturalizzazione. Vi era quindi il desiderio di ricordare il passato, creando al contempo qualcosa per il futuro.
Il percorso dei binari, che seguono il paesaggio ondulato delle Vosges, è diventato così la base per un viaggio alla scoperta di paesaggi dimenticati, ma anche di una visione diversa di quelli quotidiani. Infatti, l’intervento di RRA è rivolto sia agli utenti locali che ai turisti, trattandosi di una greenway da percorrere in bicicletta o a piedi. Tanto quanto il vecchio tracciato aveva una duplice funzione, trasporto delle pietre e dei passeggeri, l'itinerario ha una doppia vocazione: connettere dei luoghi e stimolare l'immaginario legato all’idea del viaggio.
Non a caso lungo il percorso di 11 km si snoda una storia divisa in cinque capitoli con altrettante proposte paesaggistiche, volte a migliorare la comprensione e la fruizione del paesaggio stesso. Ne sanno qualcosa i progettisti di Reiulf Ramstad Arkitekter, lo studio norvegese noto al grande pubblico per le architetture e i belvedere che ornano le National Tourist Routes in Norvegia. Infatti, nel Chemin des Carrères un attento osservatore ritrova riferimenti materici alla famosa piattaforma del Trollstigen sull’omonimo fjord, realizzata con acciaio corten, ma anche le forme organiche e arrotondate dell’area di sosta Selvika sul Havøysund, con la sua passerella curva.
A Rosheim, in particolare, l’inizio del percorso è un gesto architettonico che parla del passato. Realizzato da cerchi intrecciati in acciaio corten, il padiglione ha un carattere labirintico e gioca con gli interni irregolari, concavi e convessi, in cui i visitatori sono liberi di vagare. I binari dei treni sono conservati in quell’area e panchine su misura, nonché le aperture del labirinto, incorniciano il paesaggio circostante, al preciso scopo di stimolare la visione, la riflessione e la contemplazione. Mentre a Boersch un grande anfiteatro migliora l’accesso all’acqua, proprio in coincidenza con l’allargamento del letto del fiume.
Leonardsau racconta invece la storia della terra. Dopo un lungo tunnel verde, due grandi lastre di acciaio corten amplificano l'effetto di apertura verso il paesaggio alla fine di un corridoio forestale. Simboleggiano un portale, le Portes de Bonheur, e aprono una prospettiva in direzione del Mont St-Odile, mentre la tappa di Ottrott lavora con la preesistenza architettonica dell’ex stazione ferroviaria. Qui sono i percorsi in calcestruzzo che fanno da legante fra le abitazioni e il patrimonio storico.
Il percorso si conclude a St-Nabor, proprio in una delle cave in fase di recupero naturalistico, esaltandone il potenziale di recupero, in quanto le cave simboleggiano la riconquista della vegetazione di un ex sito industriale. Su una delle piattaforme più alte, raggiungibile attraverso delle scale, il viaggiatore può scoprire l'opera più spettacolare: un belvedere in acciaio corten. Da questa, la cui pianta è ispirata a un quadrifoglio, il visitatore può godere del bellissimo panorama sulla valle di Rosheim e sulla pianura alsaziana. Una ricompensa per chi si appresta a percorrere il Chemin des Carrières in bicicletta o a piedi, prima di dedicarsi alle famose specialità enogastronomiche del territorio.
Christiane Bürklein
Progetto: Reiulf Ramstad Arkitekter con Parentheses e Berest
Luogo: Rosheim, Alsazia, Francia
Concorso: 2016
Realizzazione: 2019
Immagini: Florent Michel @11h45