09-09-2011

Open Day all'Istituto d'ecologia olandese

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Un “Open Day” sostenibile si terrà domani, sabato, il 10 settembre al nuovo edificio dell’ Facebook Floornature Twitter Floornature LinkedIn whatsapp

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Open Day all'Istituto d'ecologia olandese

Un “Open Day” sostenibile si terrà domani, sabato, il 10 settembre al nuovo edificio dell’Istituto d’ecologia olandese, invitando visitatori ad ammirare le numerose caratteristiche ecologiche dell’edificio! Progettato da Claus e Kaan Architetti secondo i principi Cradle to Cradle, la struttura contribuirà al miglioramento dell’ambiente circostante grazie all’implementazione di diversi sistemi sostenibili che, insieme, riescono ad eliminare quasi totalmente l’impronta ecologica dell’edificio.
Grazie a numerosi accorgimenti a risparmio energetico, l’edificio raggiunge un risparmio energetico che si colloca tra il 70 e l’80%. Una tecnologia che rileva la presenza umana abbatte consumi elettrici non necessari, attivando le luci solo nel momento in cui qualcuno entra nella stanza. Illuminazione a LED ad alta efficienza è utilizzata ovunque possibile, all’esterno, all’interno e nelle serre. 
 
Un sistema di ventilazione ibrido favorisce la ventilazione naturale e la migrazione termica attraverso le pareti; la ventilazione meccanica viene azionata in base alla presenza di CO2. Il riscaldamento è alimentato da collettori solari sferici, i quali sono più economici e più efficienti rispetto a soluzioni solari più tradizionali. I collettori verranno raffreddati con l’acqua, la quale sarà poi utilizzata per riscaldare serre e bioreattori.
 I pannelli solari immagazzinano il calore con un accumulatore ad alta temperatura 300 metri sotto il suolo, permettendo l’utilizzo del calore generato d’estate anche durante l’inverno. Tubature sotto il pavimento portano il calore all’interno della struttura. 
 
L’edificio è dotato di tre diversi circuiti per gestire acqua di diverso tipo: acqua piovana, acqua domestica ed acqua reflua dei gabinetti. Dopo l’utilizzo, le acque reflue sono purificate in modo da raggiungere la qualità dell’acqua potabile, poi passano attraverso un filtro ad elofite. Le elofite, piante acquatiche come la canna e la tifa, filtrano le sostanze dannose e quindi riducono l’impatto ecologico delle acque reflue. L’acqua purificata viene scaricata in uno stagno. 
Inoltre, la struttura è stata realizzata con materiali primi sostenibili e rinnovabili, prodotti senza sprigionare emissioni nocive. Alcuni esempi sono: le pareti esterne in vetro, legno non trattato e pavimenti in cemento lucidato. Un tetto verde dà il tocco finale a questo stabile altamente sostenibile, migliorando l’isolamento e favorendo lo sviluppo della biodiversità. 


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