18-06-2021

Murales per Ivrea, patrimonio UNESCO come città industriale del XX secolo

Ivrea, Italia,

Architettura e Cultura,

Recupero, Installations,

Ivrea, dal 2018 patrimonio mondiale UNESCO quale città industriale del XX secolo, su alcuni edifici è stata abbellita con una serie di murales. Un segnale che dimostra l’importanza della street art nella rigenerazione urbana, seguendo lo spirito umanistico del famoso industriale eporediese Adriano Olivetti.



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Murales per Ivrea, patrimonio UNESCO come città industriale del XX secolo Abbiamo da poco pubblicato un progetto di Street Art, realizzato dal collettivo Boa Mistura con l’artista Myke Towers, che unisce sei città in altrettanti paesi. Un interessante remake di campi sportivi che hanno un ruolo importante nella vita delle rispettive comunità. Anche se focalizzato su di una sola città, il progetto dei murales per Ivrea è comunque un emblema della crescente consapevolezza nei confronti del potere dell’arte, in particolare della Street Art, poiché in grado di favorire la percezione dei luoghi e la loro rigenerazione urbana.
Nel 2018, Ivrea è stata dichiarata Patrimonio UNESCO quale “Città industriale del XX secolo”, meritandosi il titolo in quanto città industriale a misura d’uomo, dove gli edifici produttivi si mescolano con architetture residenziali e dedicate ai servizi sociali. 
La città di Ivrea, nell’Italia del nord, è intimamente legata al nome dell’imprenditore Adriano Olivetti che con la sua politica innovativa e l'aiuto dei grandi nomi dell'architettura, dal 1930 al 1960, ha segnato profondamente il tessuto urbano eporediese. In occasione del Festival dell’Architettura Ivrea 2020 sono state quindi realizzate delle opere di Street Art ispirate al codice visivo Olivetti nell’ambito dell’iniziativa [In]visible Ivrea. Questo perché tra gli addetti ai lavori è ben nota l’influenza di Adriano Olivetti nella storia del design, della grafica, dell’innovazione tecnologica e della comunicazione. Così, l’iniziativa ha tratto spunto dall’archivio dei manifesti pubblicitari dell’azienda Olivetti, un patrimonio artistico e culturale riconosciuto a livello internazionale, ma ancora poco valorizzato a livello locale. L’intenzione di questi murales è chiara: “Rendere visibile il patrimonio olivettiano (#past) con nuove forme di comunicazione/linguaggi (#present) per ri – generare benessere e sviluppo della comunità locale (#future)”. 
L’elemento chiave di questo progetto non è stato quindi solo quello di creare una maggiore consapevolezza nei confronti della propria città e della sua rigenerazione urbana, ma è la volontà di sensibilizzare la comunità locale attraverso un coinvolgimento maggiore e più diretto nel processo di riappropriazione della propria città oramai post-industriale.
Per la realizzazione dei murales, che si snodano da Via Jervis al quartiere San Grato, gli artisti coinvolti si sono ispirati al patrimonio iconografico della storia del marchio Olivetti, spaziando da Milton Glaser, il famoso grafico statunitense autore di “I Love New York”, a Giovanni Pintori. Colori sgargianti e il lettering impeccabile di [In]visible Ivrea ora abbelliscono alcune facciate e costituiscono un nuovo riferimento visivo integrato al tessuto urbano. Un segno contemporaneo che nasce dall’attenta elaborazione del passato. E il tutto per una città che cerca un dialogo con i cittadini e i visitatori attraverso l’approccio aperto e trasversale, quello in grado di porre l’essere umano al centro, seguendo così anche in questo caso l’esempio di Adriano Olivetti.
Christiane Bürklein

Progetto: (In)Visible Ivrea
Luogo: Ivrea, Italia
Artisti: Luca Cristiano & Rombo, Galliano Gallo & Andrea Motto Ros, 
Anno: 2020
Immagini: Matteo Ronca, [In]visible Ivrea
Ulteriori informazioni: http://www.invisibleivrea.it/

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