20-02-2015
Mostra Tattoo al Museum für Kunst und Gewerbe Hamburg
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Il tatuaggio in mostra al museo arte e mestieri di Amburgo, città ricca di tradizione in questa arte. Una mostra che indaga l'influenza reciproca tra arte, prassi di tatuaggio tradizionale e Visual Design.
Il tatuaggio è un po' come il brutalismo nell'architettura non lascia indifferente nessuno ed è spesso fonte di discussioni, non ultimo tra figli e genitori, anche se negli ultimi decenni usare il proprio corpo come tela ha guadagnato molti estimatori, non solo tra i giovani.
La mostra al Museo Arte e Mestieri di Amburgo rimane fedele alla tradizione di questo bellissimo museo, che non racconta solo la parte puramente estetica del tatuaggio, ma presenta un vasto spettro tra fotografie, xilografie, dipinti, sculture, video e installazioni audio, sagome e preparati storici, utensili da semplici aghi a macchine di precisione, colori e pigmenti, per indagare anche il lato artigianale di questa forma di espressione artistica.
“Tattoo” ha un legame particolare con la città di Amburgo, con una lunga tradizione che risale alla fine del XIX secolo nell'ambiente portuale, quando essere tatuati era la normalità tra gli operai amburghesi, come testimonia una raccolta di fotografie storiche inedite.
Una delle arti decorative più antiche del mondo ha trovato un allestimento contemporaneo che presenta al grande pubblico la possibilità di avvicinarsi al tatuaggio, dove “dare vita alle immagini è un'operazione visiva in grado di creare l'inscindibilità fra il soggetto e la sua presenza in quella scena” come scrive Paolo Schianchi nel suo saggio “L'immagine è un oggetto. Fondamenti di visual marketing con storytelling”. Sul corpo umano ancora più che altrove, perché che che se ne dica: un tatuaggio è per sempre, come si legge anche nel libretto che accompagna la mostra.
(Christiane Bürklein)
Mostra TATTOO al Museum für Kunst und Gewerbe Hamburg,
produzione del Gewerbemuseum Winterthur.
Concetto espositivo Susanna Kumschick
direzione ed allestimento Winterthur Susanna Kumschick, Markus Rigert
direzione progetto Hamburg Dennis Conrad, Simon Klingler
consulenza scientifica Beatrix Jeanneret, Mario Pellin, Ole Wittmann
allestimento Hamburg René Hillebrand
Date: dal 13 febbraio al 6 settembre 2015
Per informazioni: http://www.mkg-hamburg.de/
Images: Exhibition photos by Michaela Hille
Worker: Karl Paul Johann Frank, Hamburg, 1880-1890 © Hamburg Museum, Sammlung Fotografie
Face: Ma Hla Oo aus Laytu-Chin, Nördliches Rakhine, Burma Foto: Jens Uwe Parkitny
Arms: Tattoos by Gwendal & Karl Marc Foto: Gwendal & Karl Marc © Gwendal & Karl Marc
Drawing: ohne Titel, 2004 Bleistift auf Papier, 29,5 x 20,5 cm Privatsammlung, Österrreich © Fumie Sasabuchi
Historical Japanese Tattoo, 1880-1890 Albuminpapier, handkoloriert, 27 x 21 cm © Museum für Kunst und Gewerbe Hamburg
Coloured Tattoo Chriss Dettmer Ohne Titel, Studio: The Black Hole, Hamburg, 2014 © Chriss Dettmer
Historical Japanese image Tengan Isobyôe und Yajin Ran, 1830-1845 Farbholzschnitt, Papier, 37 x 25 cm © Museum für Kunst und Gewerbe Hamburg
The End: Timm Ulrichs The End, 1970, 1981, 1997 Augenlid-Tätowierung, Inkjet-Print auf Leinwand auf Keilrahmen, 150 x 150 cm © VG Bild-Kunst, Bonn 2015
Il tatuaggio è un po' come il brutalismo nell'architettura non lascia indifferente nessuno ed è spesso fonte di discussioni, non ultimo tra figli e genitori, anche se negli ultimi decenni usare il proprio corpo come tela ha guadagnato molti estimatori, non solo tra i giovani.
La mostra al Museo Arte e Mestieri di Amburgo rimane fedele alla tradizione di questo bellissimo museo, che non racconta solo la parte puramente estetica del tatuaggio, ma presenta un vasto spettro tra fotografie, xilografie, dipinti, sculture, video e installazioni audio, sagome e preparati storici, utensili da semplici aghi a macchine di precisione, colori e pigmenti, per indagare anche il lato artigianale di questa forma di espressione artistica.
“Tattoo” ha un legame particolare con la città di Amburgo, con una lunga tradizione che risale alla fine del XIX secolo nell'ambiente portuale, quando essere tatuati era la normalità tra gli operai amburghesi, come testimonia una raccolta di fotografie storiche inedite.
Una delle arti decorative più antiche del mondo ha trovato un allestimento contemporaneo che presenta al grande pubblico la possibilità di avvicinarsi al tatuaggio, dove “dare vita alle immagini è un'operazione visiva in grado di creare l'inscindibilità fra il soggetto e la sua presenza in quella scena” come scrive Paolo Schianchi nel suo saggio “L'immagine è un oggetto. Fondamenti di visual marketing con storytelling”. Sul corpo umano ancora più che altrove, perché che che se ne dica: un tatuaggio è per sempre, come si legge anche nel libretto che accompagna la mostra.
(Christiane Bürklein)
Mostra TATTOO al Museum für Kunst und Gewerbe Hamburg,
produzione del Gewerbemuseum Winterthur.
Concetto espositivo Susanna Kumschick
direzione ed allestimento Winterthur Susanna Kumschick, Markus Rigert
direzione progetto Hamburg Dennis Conrad, Simon Klingler
consulenza scientifica Beatrix Jeanneret, Mario Pellin, Ole Wittmann
allestimento Hamburg René Hillebrand
Date: dal 13 febbraio al 6 settembre 2015
Per informazioni: http://www.mkg-hamburg.de/
Images: Exhibition photos by Michaela Hille
Worker: Karl Paul Johann Frank, Hamburg, 1880-1890 © Hamburg Museum, Sammlung Fotografie
Face: Ma Hla Oo aus Laytu-Chin, Nördliches Rakhine, Burma Foto: Jens Uwe Parkitny
Arms: Tattoos by Gwendal & Karl Marc Foto: Gwendal & Karl Marc © Gwendal & Karl Marc
Drawing: ohne Titel, 2004 Bleistift auf Papier, 29,5 x 20,5 cm Privatsammlung, Österrreich © Fumie Sasabuchi
Historical Japanese Tattoo, 1880-1890 Albuminpapier, handkoloriert, 27 x 21 cm © Museum für Kunst und Gewerbe Hamburg
Coloured Tattoo Chriss Dettmer Ohne Titel, Studio: The Black Hole, Hamburg, 2014 © Chriss Dettmer
Historical Japanese image Tengan Isobyôe und Yajin Ran, 1830-1845 Farbholzschnitt, Papier, 37 x 25 cm © Museum für Kunst und Gewerbe Hamburg
The End: Timm Ulrichs The End, 1970, 1981, 1997 Augenlid-Tätowierung, Inkjet-Print auf Leinwand auf Keilrahmen, 150 x 150 cm © VG Bild-Kunst, Bonn 2015