23-02-2022
Mostra A Space Saga al Danish Architecture Center
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Quindi, Sebastian Aristotelis e Karl-Johan Sørensen hanno voluto vedere in prima persona se le idee da loro sviluppate in via teorica erano davvero utili nella vita pratica.
Il disegno “salvaspazio” di LUNARK è adatto alla stiva di un’astronave. Si ispira alla tradizione dell’origami giapponese: quando si dispiega dopo l'atterraggio, aumenta il suo volume del 750% offrendo con 4,5 metri quadrati complessivi sufficientemente spazio per due persone. Si tratta di un guscio rigido nero lucido in fibra di carbonio: l‘“esterno è duro come un carro armato, mentre il suo interno è una casa accogliente con un senso di "hygge" come dicono i nordici”, si legge sul sito degli architetti. La struttura in fibra di carbonio è costituita da pannelli a sandwich con un nucleo di schiuma per un isolamento extra.
Ci sono inoltre organismi viventi come le alghe, in grado di convertire l'anidride carbonica in ossigeno e inoltre una fonte a crescita rapida di proteine e di vitamine e minerali essenziali.
Per poter resistere alle condizioni estreme nello spazio, gli architetti di SAGA hanno sviluppato dei pannelli luminosi circadiani che avvolgono gli interni di LUNARK in una luce diurna pseudo-naturale, emulando accuratamente le sottili variazioni orarie della luce naturale sulla Terra. Perché le interruzioni del sonno e l’alterazione dei ritmi circadiani rendono gli astronauti letargici e improduttivi. Spiega Sebastian Aristotelis: “Il cielo sintetico all'interno dell'habitat è stato il principale contributo al nostro benessere durante la spedizione… Svegliarsi al sorgere del sole all'interno dei nostri pods ci ha dato una sensazione naturale incredibile".
I ricercatori che hanno affiancato gli architetti nel corso del progetto hanno indagato i vari aspetti della vita sulla Luna, tra cui anche gli effetti psicologici associati all’isolamento.
Dopo la missione di prova, l'habitat è stato lasciato nella Groenlandia del Nord. Nell'estate del 2021, quando le condizioni meteo erano meno dure, l'habitat è stato riportato a casa, riparato ed è ora esposto al Danish Architecture Center, ancora fino a settembre. “Gli architetti dovrebbero provare a vivere in quello che stanno progettando per scoprire se funziona”, questa è la conclusione di SAGA Space Architects, che fa riflettere, a prescindere dall’habitat lunare.
Christiane Bürklein
Mostra A Space Saga
al DAC, Danish Architecture Center, Copenhagen, Danimarca
di SAGA Space Architects
dal 12 febbraio al 4 settembre 2022
Ulteriori informazioni: https://dac.dk/en/exhibitions/a-space-saga/
Immagini: Claus Troelsgaard (Exhibition), SAGA Space Architects