07-03-2018

Marco Introini per Nasagonando Art Project

Marco Introini,

Ormea, Italia,

Mostre,

Mostra, Paesaggio, Fotografia,

Nasagonando Art Project è un'iniziativa culturale che indaga il rapporto tra uomo e natura, allo scopo di provocare una rigenerazione culturale e sociale nella Alta Valle del Tanaro.



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Marco Introini per Nasagonando Art Project Nasagonando Art Project è un'iniziativa culturale che indaga il rapporto tra uomo e natura, allo scopo di provocare una rigenerazione culturale e sociale nella Alta Valle del Tanaro. Dal 10 marzo la mostra Ormea. Segni del paesaggio espone il risultato della “residenza d’artista” di Marco Introini.


Esistono luoghi impervi, fuori dalle rotte abituali o dai grandi flussi turistici. Uno di questi è l'Alta Valle del Tanaro, con epicentro la cittadina di Ormea (Cuneo), nelle Alpi Liguri al confine tra Piemonte e Liguria. Questo è il luogo d'intervento del fotografo italiano Marco Introini durante la sua “residenza d'artista” per il Nasagonando Art Project, un'iniziativa culturale pluriennale che prende il nome dalla frazione Nasagó ed è finanziata dalla Fondazione CRC. 
Indagando il rapporto tra uomo e natura, il progetto vuole diffondere presso la comunità locale una nuova consapevolezza nei confronti dell'ambiente, in quanto risulta particolarmente fragile. In effetti il comune di Ormea è stato colpito duramente dall'alluvione del 2016 che ha visto esondare il fiume Tanaro con ingenti danni a persone e strutture.
Qui Marco Introini, noto rappresentante della fotografia italiana contemporanea con la predilezione del bianco e nero, ha sviluppato per Nasagonando Art Project un lavoro in grande formato, quale omaggio ai pionieri della fotografia e dedicato ai segni presenti nel paesaggio. Questi ultimi possono essere le infrastrutture artificiali, come la strada statale che unisce la valle con la riviera ligure, la ferrovia ottocentesca Ceva-Ormea, ma anche le infrastrutture naturali come il fiume Tanaro e le montagne circostanti. 
“I segni del paesaggio assumono nel lavoro di Introini un dimensione post-catastrofe - scrive il curatore Emanuele Piccardo - dove la natura, con un atto entropico, ritorna a una condizione fisica e dunque visuale rinnovata attraverso la distruzione-rigenerazione dell’alluvione. Un processo naturale che distrugge ma che crea nuovi spazi e nuove dimensioni della Valle”.
La mostra Ormea. Segni del paesaggio apre il 10 marzo nel Deposito, ex magazzino della stazione ferroviaria di Ormea che è stato recuperato da Nasagonando Art Project dopo l'alluvione, restituendo al paese un nuovo luogo condiviso per eventi culturali e artistici. Perché qui l'arte si fa promotrice di un rinnovato interesse e impegno per l'ambiente. E Marco Introini con la sua macchina fotografica diventa l'ambasciatore visivo di questi luoghi.

Christiane Bürklein

Mostra
Marco Introini “Ormea. Segni del paesaggio”, fotografie, deposito Stazione FS Ormea, Nasagonando Art Project, a cura di Emanuele Piccardo. In dialogo con l’istallazione ambientale “Tòn-no (Tanaro)” di Alessandro Chiossone+Roberta Volpone inaugurata l’8 dicembre 
Dal 10 marzo al 31 maggio 2018
Ormea (CN), Italia
Immagini: © Marco Introini

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