06-08-2021

Il primo cerchio del paradiso di Bjørnådal Arkitektstudio alla Biennale di Venezia

Bjørnådal Arkitektstudio,

Ketil Born,

Venezia, Italia,

Biennale di Venezia, Installazione,

Evento,

"Il primo cerchio del paradiso” è il contributo alla Biennale di Architettura di Venezia 2021 dei norvegesi Bjørnådal Arkitektstudio. L’installazione, intrinsecamente sostenibile, fa parte dell’evento collaterale "Time Space Existence”, presso i Giardini Della Marinaressa, e ripercorre le connessioni culturali tra la Norvegia e Venezia.



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Il primo cerchio del paradiso di Bjørnådal Arkitektstudio alla Biennale di Venezia In molti conoscono Bjørnådal Arkitektstudio per l’approccio artistico e la grande attenzione ai contesti socioculturali come all’ambiente. L’opera "Il primo cerchio del paradiso, esposta presso i Giardini Della Marinaressa di Venezia, ne è un ulteriore esempio.  
Nell'ampio contesto del tema della mostra "Time Space Existence", l’architetto Hans-Petter Bjørnådal propone qui la sua interpretazione dei legami tra la natia Norvegia e l’Italia, stabiliti molto tempo fa grazie al commercio del pesce. Così, esplorando le connessioni della Norvegia con il mondo esterno sia passate che presenti, l’installazione "Il primo cerchio del paradiso" pone la sua enfasi su questioni tutt’ora attuali, come il cambiamento climatico, la coscienza ambientale e i meriti del ritorno a uno stile di vita più semplice. Un lavoro che combina artisticamente due metodi norvegesi tradizionali per l'essiccazione del pesce, a cui si unisce un omaggio, sottoforma di uno scafo di legno che ricorda le prime navi commerciali, agli uomini che salparono dalla Norvegia e da Venezia per intrattenere dei rapporti mercantili. Questa opera, costruita in pino e fili d'acciaio, alta 5 m e larga 2,9 m, incorpora quindi la libera geometria dell'esagono, tipico delle tradizioni costruttive nordiche, al preciso scopo di rendere formalmente e tangibilmente visibili i quasi 600 anni di connessioni tra i due paesi. Spiega Hans-Petter Bjørnådal: "Il commercio della pesca ha resistito per secoli come fondamento della connettività culturale tra norvegesi e veneziani, e si basa su una connessione molto semplice con il nostro ambiente naturale. […] Ogni ristorante di Venezia ha una ricetta per il baccalà”.
Da sempre votato alla sostenibilità anche per la sua partecipazione alla 17a Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, Bjørnådal ha cercato di seguire questa filosofia nella realizzazione del progetto. E lo ha fa fatto lavorando a stretto contatto con l'azienda Rebiennale per procurarsi i materiali necessari alla costruzione dell’installazione 'Il primo cerchio del paradiso'. Va qui segnalato però che Rebiennale è un progetto collaborativo, comprendente una rete di cittadini veneziani, studenti, architetti, artisti e attivisti politici, i quali si scambiano idee, metodi e competenze per costruire opere utilizzando materiali riciclati e derivati dalle precedenti edizioni della Biennale di Venezia. Ai nostri occhi ha così dimostrato un’ulteriore prova di una maggiore consapevolezza ambientale presente in molte installazioni di quest’edizione della Biennale di Architettura. Allora si può quindi affermare che è possibile creare qualcosa di bello e limitare l’impronta ecologica, perché è solo in questa maniera che si riesce a rispondere alla domanda “How will we live together?” posta dal curatore Hashim Sarkis. Tutto questo poiché le connessioni e la globalizzazione non sono temi nuovi, come insegna l’opera di Bjørnådal Arkitektstudio partendo dal 1432 quando una tempesta nel Mare del Nord modificò il viaggio di una nave mercantile veneziana partita per i Paesi Bassi. In definitiva quella qui presentata è una risposta poetica e sostenibile dell’architetto norvegese in grado di mostrare a tutti i visitatori dei nuovi orizzonti, basta cambiare consapevolmente o inconsapevolmente la rotta.

Christiane Bürklein

Installation: "Il primo cerchio del paradiso”
Lead Architect: Hans-Petter Bjørnådal
Construction: Giulio Grillo - ReBiennale
Artist: Ina Otzko
Architect: Olga Skrebenska
Designer: Christine Blass
Images: Ketil Born
Venice 2021 Architecture Biennale - ”Time Space Existence”
Palazzo Bembo, Palazzo Mora and Giardini della Marinaressa Venezia, Italia
from 23 May - 21 November 2021

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