Frigoriferi Milanesi. Recupero di un complesso industriale a servizio della cultura.

Un complesso risalente al 1899, che aveva la fuzione di fabbrica del ghiaccio e magazzini refrigeranti, oggi ha trovato una nuova destinazione d'uso improntata sull'arte, l'architettura e la cultura, offrendo spazi sia per manifestazioni che per il Co-working.



Il progetto di riqualificazione, concepito dallo studio architettonico 5+1AA ha avuto inizio nel 2003, quando è nato Open Care – Servizi per l'arte. I vecchi edifici sono stati ristrutturati, tra cui il Palazzo del Ghiaccio, nato come la più grande pista di ghiaccio coperta d'europa nel 1923 in stile Liberty e oggi uno spazio polifunzionale.



Il potenziale della preesistenza però veniva sfruttato solo in piccola parte e così è nata l'idea di un “condominio” dove attirare anche altre realtà professionali del settore.



Oggi, dieci anni dopo, i Frigoriferi Milanesi sono un'importante punto di riferimento per la vita cittadina, grazie all'ampia offerta culturale e il tempo libero.





La struttura ospita dal 2 al 7 ottobre 2012 con la rassegna Frigodays alcuni degli eventi della Settimana della Comunicazione, essendo lo stesso contenitore ambasciatore di un messaggio importante, ovvero del riuso intelligente delle preesistenze, aprendo al concetto sempre più diffuso del Co-working.



In questo contesto si inserisce il workshop “Silent Wild Invasion” del 3 ottobre, offerto da Philo la Scuola Superiore per Pratiche Filosofiche, con sede nei Frigoriferi. Verrà presentata l'esperienza di un'esplorazione territoriale che parte dalle basi, ovvero dall'uomo stesso che attraversa l'ambiente cittadino con il suo corpo, fornendo preziose indicazioni sulle qualità del territorio che possono essere di aiuto all'urbanistica futura.



Progetto: 5+1AA
Luogo: Milano, Italia
Link:
Frigoriferi Milanesi, http://www.frigoriferimilanesi.it
Settimana della Comunicazione
Presentazione Silent Wild Invasion
Fotografie: Courtesy of IDN Media Relations, Isabella Di Nolfo, Foto 5 e 6, "Silent Wild Invasion", courtesy of Paolo Maccagno