Fire Shelter: 01. Shjworks, Danimarca.

Un'architettura temporanea per valorizzare la fruibilità di un paesaggio nato su di una vecchia discarica del secolo scorso. Vicino a Copenhagen Simon Hjermind Jensen ha creato il suo “Fire Shelter”: un progetto autocostruito e autofinanziato come sperimento progettuale e regalo per la comunità.


(Foto: Christian Bøker Sørensen)

Ispirandosi alle forme dell'architettura dei popoli nomadi il danese Simon Hjermind Jensen, fondatore dello studio SHJWORKS ha realizzato un riparo temporaneo a Sydhavnstippen in Copenhagen: un luogo creato dall'uomo, una parte di terra strappata al mare oltre mezzo secolo fa e riempito da una discarica, ora habitat per una grande varietà di fauna e flora.



Questo progetto personale, costruito in legno lamellare e policarbonato, prende forma attraverso l'uso della tecnologia a controllo numerico.





Con un'altezza di 4,7 metri e un diametro a terra di 3,8 metri, la struttura consiste in elementi in legno il cui spessore varia dai 2 ai 9 mm, uniti da bulloni e una striscia di policarbonato.



All'interno di questo moderno teepee si trovano il punto fuoco e una panchina riempita con materiale trovato in loco, elemento che funge da zavorra alla struttura, evitando l'uso di scavi per le fondamenta.



La parte superiore del rifugio a forma di uovo è in policarbonato trasparente per far entrare la luce durante il giorno, mentre di sera crea un piacevole effetto lanterna.



Questo progetto nato senza interpellare le autorità, secondo le stime e speranze dell'autore, dovrebbe resistere almeno un'anno. Un'opera di architettura spontanea e di grande valore estetico in un non-luogo come il Sydhavnstippen.



Ora un paesaggio naturale nato sui rifiuti della città ha un proprio landmark.

Progetto: Simon Hjermind Jensen, http://www.shjworks.dk
Luogo: Sydhavnstippen, Copenhagen, DK (http://www.sydhavnstippen.dk)
Anno: 2013
Foto: Prima foto di Christian Bøker Sørensen, restanti foto Courtesy of Simon Hjermind Jensen, http://www.shjworks.dk