Dialoghi Impossibili, un progetto di Claudia Storelli

Il digitale può aiutare a promuovere la cultura con la C maiuscola? Claudia Storelli, giovane architetta di Bisceglie e con esperienza in studi di architettura internazionali, ne è convinta. Non a caso il suo progetto Impossible Dialogues usa gli strumenti digitali sia per la creazione che per la divulgazione di quanto crea. 
In generale si tratta di un accurato assemblaggio di due opere d’arte, spesso note anche a un pubblico generalista, che così combinate diventano qualcosa di nuovo. 
Tutte create attraverso delle connessioni fra dialoghi impossibili, sono in grado di costruire dei ponti tra quadri e dipinti solo apparentemente distanti, perché gli scenari e gli intrecci che propongono sembrano essere sempre esistiti. Per esempio, le tigri di Dalì incontrano la Venere di Botticelli, come la Zattera di Medusa di Gericault viene travolta dalla Grande Onda di Hokusai. Claudia Storelli con i suoi collage supera quindi la distanza temporale tra due dipinti, facendoci leggere diverse correnti d’arte in maniera giocosa. In definitiva suscita un piacevole estraniamento che spinge verso l’approfondimento, perché per inoltrarsi nel territorio dell’arte basta essere curiosi e così scoprire che è molto più affascinante di quanto non appaia nei libri scolastici o durante le visite a un museo.
Ora Claudia Storelli trasla il suo progetto dal web alla sua città: Bisceglie, in Puglia. 
Dal 23 al 25 settembre, una stradina del centro storico, Vico de Luca, diventa una galleria all’aria aperta, dove ammirare l’esposizione di alcune opere della serie Dialoghi Impossibili. Il vicolo si trova a pochi passi dalla Cattedrale romanica di San Pietro Apostolo, quindi in un ambito di pregio architettonico, ma: “fulcro di un’area dimenticata da decenni dalle politiche urbane locali, che ne hanno determinato un distacco dalle dinamiche cittadine, trasformando il borgo in uno dei luoghi maggiormente affetti da degrado e abbandono”, come racconta l’architetta pugliese in una nota stampa. Una tematica purtroppo diffusa in alcune parti di Italia, quale conseguenza di spopolamento e incuria. 
La mostra vuole quindi capovolgere tutto ciò attraverso un dialogo artistico e promuovere la valorizzazione culturale del patrimonio storico presente in questi luoghi. L’approccio di Claudia Storelli, come di sua abitudine, anche in questo caso parte da un’attenta analisi e un profondo rispetto del contesto urbano, riuscendo a creare con un allestimento in sintonia con l’estetica del borgo che lo ospita. In particolare, per lo spazio ritrovato nel centro storico di Bisceglie si mimetizza con la pietra bianca e le tradizioni locali: “un listello di legno che sostiene un drappo di lino sono l’elemento base dell’esposizione, a rievocare l’immagine tipica dei borghi pugliesi, i balconi con i panni appesi ad asciugare che sono l’espressione della vita domestica, che rimane l’unico elemento ad animare quelle vie.” 
Grazie all’arte, Vico de Luca si animerà per tutta la durata della mostra-evento, anche grazie a un tappeto rosso, ovvero una rete arancione, che a terra accompagnerà i curiosi alla scoperta dei dialoghi impossibili. Si tratta quindi di un’attivazione temporanea dell’area, ma con l’intenzione di far nascere a Bisceglie un “dialogo possibile” in merito al destino e al potenziale del centro storico. Un esempio emblematico di come l’arte possa fare da volano per il rinnovamento urbano, ma anche di come un progetto digitale possa avere delle ripercussioni concrete sul territorio. Un effetto che l’architetta ha già sperimentato nel 2021, quando portò il suo progetto nella chiesa romanica sconsacrata di Santa Margherita, tutelata dal FAI, che dopo l’evento è diventata oggetto di maggiore interesse da parte della cittadinanza.

Christiane Bürklein

Project: Claudia Storelli - https://www.impossibledialogues.com/
Location: Bisceglie, Italy
Event: 23 - 25 September 2022
Images: Claudia Storelli