Camp Sarika di Amangiri, ritirarsi nella wilderness dello Utah

Il Camp Sarika di Amangiri, un resort parte della catena Aman e che ha aperto le sue porte esattamente dieci anni fa a Canyon Point, è circondato da 242 ettari di natura selvaggia nel cuore del deserto dello Utah. A soli 30 minuti di cammino dal resort principale, caratterizzato da un’architettura modernista perfettamente integrata nel contesto naturale, Camp Sarika è composto da dieci lussuosi padiglioni-tenda. Il suo nome deriva da una parola sanscrita che significa "spazio aperto" e "cielo", ed è un rifugio in mezzo alla wilderness dove, completamente in sintonia con la natura, gli ospiti possono sperimentare nuove sensazioni.
In linea con la filosofia di Aman, da sempre dedicata a un turismo etico e sostenibile, il design di questo avamposto dell’uomo, immerso nella natura maestosa, minimizza il proprio impatto ambientale. 
Composto da dieci padiglioni-tenda, progettati dallo studio Luxury Frontiers con sede a San Francisco e Johannesburg, Camp Sarika crea un equilibrio tra forma e funzione, in quanto si tratta di strutture che seguono le formazioni di arenaria tipiche della regione, a loro volta rivestite di morbida tela ottenuta da bottiglie di plastica riciclata. Inoltre, ognuna regge fino a 12 tonnellate di neve, perché il clima del deserto dello Utah varia da inverni freddi e nevosi a estati calde e secche. 
Grazie alla presenza di grandi aperture in ognuna di esse è favorita la ventilazione incrociata, mentre l’ombra regalata dalle tensostrutture elimina la necessità di impianti per la climatizzazione. In più, l’arredamento di ogni padiglione-tenda comprende mobili in noce e pelle progettati su misura. Mentre lo spazio esterno, sempre privato, dispone di terrazza, vasca, punto fuoco e telescopio per osservare il cielo stellato, in quanto qui brilla più che altrove, data l’assenza di inquinamento luminoso.
Il padiglione centrale di Camp Sarika, progettato dallo studio di architettura Selldorf Architects di New York, rende omaggio all’architettura modernista del vicino resort Amangiri. L'edificio, dall’aspetto minimalista, è realizzato con semplici blocchi di cemento combinati a materiali terrosi che si fondono elegantemente nella roccia. All'ingresso un'installazione d’arte, intitolata Wahweap dell'artista Maya Lin, accoglie gli ospiti. Un’opera, realizzata in vetro e marmo, ispirata alle tracce lasciate dell'acqua mentre viaggia dal vicino lago Powell al lago Mead. Il ristorante che si trova all’interno della struttura più basa, come da tradizione Aman, propone un menù realizzato solo con freschi prodotti locali.
Circondato da numerosi monumenti nazionali, dalla Riserva dei popolo dei Navajo e da cinque parchi nazionali tra cui Zion, Grand Canyon e Bryce, Camp Sarika si trova in una posizione privilegiata per esplorare le attrazioni naturali e culturali della regione. Insomma, è un luogo per una vicinanza a contatto con la natura, ulteriormente enfatizzata dalla scelta architettonica dei padiglioni-tenda. Un vero e proprio omaggio alla tradizione dei nativi americani in grado di combinare l’esperienza intima, l’ambiente circostante e la sostenibilità.

Christiane Bürklein

Progetto dei padiglioni tenda: Luxury Frontiers
Progetto dell’edificio centrale: Selldorf Architects
Luogo: Canyon Point, Utah, USA
Anno: 2020
Immagini: courtesy of Amangiri
Ulteriori informazioni